Italia e Estero

Sala: 'Smog, perché il governo non dichiara stato di calamità?'

Il Duomo visto da Palazzo Lombardia, Milano, 20 febbraio 2024. Resta oltre i limiti consentiti la concentrazione di polveri sottili in quasi tutta la Lombardia dove in 9 province, Milano compresa, da oggi sono in vigore le misure antismog di primo livello come il divieto di circolazione dei mezzi più inquinanti durante il giorno. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
Il Duomo visto da Palazzo Lombardia, Milano, 20 febbraio 2024. Resta oltre i limiti consentiti la concentrazione di polveri sottili in quasi tutta la Lombardia dove in 9 province, Milano compresa, da oggi sono in vigore le misure antismog di primo livello come il divieto di circolazione dei mezzi più inquinanti durante il giorno. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
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MILANO, 23 FEB - "Mi rivolgo al governo, ma se la questione dello smog è così grave nel territorio padano, perché non è un problema nazionale? Perché non viene dichiarato uno stato di calamità se a soffrire sono soprattutto bambini e anziani?". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala intervenendo all'evento promosso dal Pd lombardo sul tema della sanità. "Il governo ha forse dichiarato qualcosa ai cittadini della pianura padana? Quali partiti hanno fatto una battaglia vera su questo tema a Bruxelles? - ha concluso -. Sono le associazioni che stanno portando avanti queste istanze e non va bene perché dobbiamo essere noi". Intanto a Milano, dopo le piogge, l'aria è migliorata, ma per combattere lo smog al di là del meteo il Comune guarda anche al problema dei riscaldamenti a gasolio. "Penso che una prossima azione che dovremo cominciare a fare è riprendere la questione delle caldaie a gasolio - ha spiegato il sindaco -. Noi avevamo fatto una delibera anni fa per metterle fuori legge entro il 2023, poi c'è stato un ricorso e il Tar aveva dato ragione ai privati a causa del periodo difficile della pandemia".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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