Italia e Estero

Sabato 'in 30 mila a Milano' contro il 'genocidio a Gaza'

Continuano bombardamenti su Gaza. Mentre continuano gli attacchi israeliani e il lancio di razzi da parte di Hamas (495 razzi intercettati dall?Iron Dome, e 96 quelli caduti in spazi aperti senza causare danni), l?emergenza umanitaria nella Striscia ha raggiunto proporzioni drammatiche. Secondo quanto riferito dai 34 operatori di Oxfam a lavoro a Gaza, l?intera popolazione, circa 1,8 milioni di persone, ha gravissime difficoltà di accesso ad acqua e servizi igienico-sanitari, soprattutto a causa della quasi totale mancanza di elettricità per la popolazione. Cresce anche il numero degli sfollati: sono 240 mila le persone che nella Striscia hanno dovuto abbandonare le proprie case. Mentre quelle completamente distrutte o gravemente danneggiate adesso sono circa 750, Gaza, 27 luglio 2014.ANSA/UFFICIO STAMPA OXFAM ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++
Continuano bombardamenti su Gaza. Mentre continuano gli attacchi israeliani e il lancio di razzi da parte di Hamas (495 razzi intercettati dall?Iron Dome, e 96 quelli caduti in spazi aperti senza causare danni), l?emergenza umanitaria nella Striscia ha raggiunto proporzioni drammatiche. Secondo quanto riferito dai 34 operatori di Oxfam a lavoro a Gaza, l?intera popolazione, circa 1,8 milioni di persone, ha gravissime difficoltà di accesso ad acqua e servizi igienico-sanitari, soprattutto a causa della quasi totale mancanza di elettricità per la popolazione. Cresce anche il numero degli sfollati: sono 240 mila le persone che nella Striscia hanno dovuto abbandonare le proprie case. Mentre quelle completamente distrutte o gravemente danneggiate adesso sono circa 750, Gaza, 27 luglio 2014.ANSA/UFFICIO STAMPA OXFAM ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++
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MILANO, 10 APR - Circa 30 mila persone provenienti da tutta Italia, dati degli organizzatori, prenderanno parte sabato a Milano a una delle più vaste manifestazione per chiedere "la fine del genocidio nella Striscia di Gaza". L'iniziativa è stata presentata oggi, in una conferenza stampa, davanti alla Stazione Centrale del capoluogo sotto l'imponente installazione della 'Mela reintegrata'. Il corteo, che partirà alle 14.30 sempre dalla Stazione Centrale, terminerà all'Arco della Pace e non in piazza Duomo "a causa del Fuori Salone e di alcuni eventi correlati". "No alla deportazione del popolo palestinese, no al genocidio per un cessate il fuoco immediato e duraturo" e "Sì alla ricostruzione della Striscia di Gaza e l'invio di aiuti umanitari" i temi e gli slogan al centro della protesta. La mobilitazione - alla quale hanno aderito diverse sezioni dell'Anpi, storico ente dei partigiani - è organizzata da molte associazioni palestinesi e dalla galassia dei sindacati di base oltre ad altre realtà provenienti da tutto il Paese. Fra loro: Associazione dei Palestinesi in Italia (Api), Associazione Donne Palestinesi, Comunità Palestinesi, Giovani Palestinesi d'Italia (Gpi), Unione Democratica Arabo-Palestinese (Udap), Adl Cobas, Cub, Confederazione Cobas Lombardia, Sgb, Sial Cobas, Si Cobas, Usi Cit, Usb Lombardia, Centro sociale Vittoria e Partito Comunista dei Lavoratori. "Il genocidio del popolo Palestinese e l'attacco ai diritti dei lavoratori in Italia sono due facce della stessa medaglia: un sistema economico che affama i popoli e saccheggia il pianeta per finanziare guerre e armamenti. Mentre il governo italiano taglia salari, sanità e istruzione, investe invece miliardi nell'industria bellica, e alimenta il genocidio in Palestina. La lotta del popolo palestinese è la lotta di tutte e tutti noi contro lo sfruttamento, contro la guerra, per un mondo di giustizia e libertà", ha affermato Walter Montagnoli, segretario nazionale della Cub.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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