Rossoverdi: Albini alla Camera, Dori al Senato
Come per il Pd anche Sinistra italiana ed Europa Verde hanno dovuto confrontarsi e votare le liste. In particolare il partito guidato da Nicola Fratoianni aveva convocato per ieri alle 18 un’assemblea nazionale per dare il via libera definitivo alle candidature da presentare a Milano entro il 22.
I problemi non sono pochi nemmeno per Si e Europa Verde che oltre ad avere a disposizione una quota di collegi uninominali hanno dovuto ragionare sulla strutturazione dei listini per la quota proporzionale che almeno sulla carta avrebbero dovuto rispettare un bilanciamento tra le due forze. In realtà l’assemblea di Sinistra italiana è prima slittata dalle 18 alle 20, poi alle 21 ed è infine iniziata alle 21.30 a testimonianza delle difficoltà a trovare una quadra tra le legittime aspirazioni dei singoli candidati, i pochi posti eleggibili a disposizione dei rossoverdi e la necessità comunque alla luce delle attuali proiezioni di mandare una pattuglia bilanciata in Parlamento dopo il 25 settembre.
Dopo le polemiche dei giorni scorsi e le tensioni per eventuali paracadutati nel collegio di Brescia, alla fine il partito bresciano guidato da Luca Trentini ha blindato la capolista per il listino proporzionale della Camera: sarà Donatella Albini, attuale consigliere comunale in Loggia con delega alla Sanità. La Albini è blindata: nessuna manina nella notte può togliere il suo nominativo per una candidatura costruita con grande determinazione in questi anni e attraverso e nonostante le varie diaspore delle forze di sinistra. Per gli altri tutti ancora scritti a matita ci potrebbe essere qualche rischio. Ad ogni modo si tratta di Francesco Paolo Perez, Giada Stefana e Giuseppe Almansi: si tratta di tre esponenti di Sinistra italiana e solo uno dei Verdi.
Rispetto alle indicazioni della vigilia e alle richieste del territorio dovrebbe essersi sfilato Dario Balotta storico protagonista dell’ambientalismo bresciano. Ma al contempo il partito verde, a Brescia guidato da Salvatore Fierro, ha sostenuto la candidatura di Devis Dori che sarà capolista nel listino per il collegio plurinominale del Senato (Bergamo-Brescia-Cremona). L’operazione anche dal punto di vista politico e di presa sul territorio, secondo Fierro, dovrebbe essere vincente perché Dori potrebbe catalizzare attorno al suo nome il sostegno delle tante associazioni e dei comitati ambientalisti del territorio.
Al secondo posto in lista ci sarà invece la bresciana Cristiana Manenti esponente di Sinistra italiana. Solo nella giornata di oggi verranno formalizzati gli altri tre nominativi che chiuderanno il listino per Palazzo Madama.
I Verdi bresciani in questo momento hanno candidato anche un loro esponente nella lista per la Camera di Bergamo: si tratta di Dario Polini che è posizionato al terzo posto del plurinominale (e quindi con nessun possibilità di essere eletto). Restano ancora da completare le due caselle degli uninominali per il Senato: quello di Brescia e quello del «collegio Tav» che va da Desenzano a Treviglio e che spettano ai rossoverd. Sui due nominativi ci sono ancora molte incertezze e i partiti insieme agli alleati si sono presi un supplemento di tempo per decidere il da farsi.
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