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Ristrutturano casa, uccisi dal vicino perché fanno rumore

Tragedia in provincia di Firenze: un uomo ha ucciso padre e figlio a colpi di pistola
Il luogo del duplice omicidio - Foto Ansa/Michele Giuntini
Il luogo del duplice omicidio - Foto Ansa/Michele Giuntini
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Un colpo alla testa del padre e poi anche un altro, quindi una scarica di proiettili sul figlio.

Fabrizio Barna, 53 anni, disoccupato, ha ucciso così in una lite di vicinato, a Sesto Fiorentino (Firenze), i nuovi venuti, una famiglia che aveva acquistato la casa accanto alla sua e che la stava ristrutturando. 

Barna ha rincorso e ammazzato subito Salvatore Andronico, 66 anni, ingegnere di Trenitalia in pensione: era tra i condannati per la strage ferroviaria di Viareggio e stava aspettando il processo di appello per dimostrare la sua innocenza. Poi ha freddato con più colpi il figlio Simone Andronico, 31 anni, ingegnere in un'azienda del settore aerospaziale del gruppo Leonardo-Finmeccanica. 

Barna ha sparato con una pistola Beretta 98 semiautomatica regolarmente denunciata per uso sportivo. Otto bossoli calibro 9x21 sono stati repertati dalla divisione scientifica dei carabinieri nel fabbricato accessorio della casa, situata in via Grilli, borgo di collina circondato da olivi alle porte di Firenze. Secondo i primi rilievi solo un colpo è andato a vuoto. Gli spari sono stati sentiti da più persone. Un'altra vicina, 86 anni, è andata a vedere cosa succedeva e ha scoperto i due cadaveri. Si è sentita male, poi il 118 l'ha portata in ospedale. 

A distanza, nel raggio di un centinaio di metri, gli spari hanno destato allarme, anche tra i raccoglitori di olive. Una donna ha chiamato il 112 dopo aver sentito dal campo vicino delle persone fuggire, una raffica di spari che non erano quelli di cacciatori in battuta e poi uno strano silenzio. 

Il luogo del duplice delitto è un cantiere edile. Simone Andronico con l'aiuto del padre stava ristrutturando la piccola colonica. I lavori sono cominciati nel gennaio scorso e fin dall'inizio - come emerge dalle prime indagini dell'Arma, coordinate dal magistrato di turno Christine von Borries - sono sorti dissapori con Barna il quale non avrebbe sopportato il cantiere. 

L'omicida, dopo la morte dei genitori, persi nel 2008 e nel 2012, vive da solo in via Grilli. Risulta che da mesi si lamentava per rumori e disagi fino a minacciare gli Andronico, anche con la pistola. Dopo un litigio, circa due mesi fa, padre e figlio si rivolsero allo sportello di mediazione sociale, un servizio privato convenzionato col Comune di Sesto che mira a comporre le criticità tra la popolazione. Gli operatori avrebbero scritto a Barna per avviare una mediazione ma non risultano sue risposte. Anzi, stamani ci sarebbe stata un'altra discussione quando Salvatore e Simone Andronico sono andati nel cantiere. Il 53enne dopo aver ucciso ha aspettato i carabinieri e si è fatto arrestare senza opporre resistenza.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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