Italia e Estero

Regista e attivista palestinese, 'aggredito per motivi razziali'

Omar Suleiman, rappresentante della comunità palestinese a Napoli, incatenato per protesta davanti a Palazzo San Giacomo, sede del Municipio, per chiedere che il sindaco Gaetano Manfredi si esprima sulla strage a Gaza, 24 gennaio 2024. ANSA/ CIRO FUSCO
Omar Suleiman, rappresentante della comunità palestinese a Napoli, incatenato per protesta davanti a Palazzo San Giacomo, sede del Municipio, per chiedere che il sindaco Gaetano Manfredi si esprima sulla strage a Gaza, 24 gennaio 2024. ANSA/ CIRO FUSCO
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NAPOLI, 24 MAR - Il regista e attivista dei diritti palestinesi, Omar Suleiman, ha denunciato di essere stato vittima di una aggressione "a sfondo razziale" sabato scorso mentre si trovava con un amico nei pressi della stazione di Montesanto, a Napoli. "Si è trattato - spiega - di una aggressione a sfondo razziale perchè indossavamo, io ed un compagno della comunità palestinese della Campania, le nostre Kufie. È avvenuta alle 16.30 di sabato 22 marzo nella Cumana di Napoli da parte di un soggetto che dopo averci ripetutamente provocato in diversi modi, banali (mettendo ripetutamente l'inno israeliano) e più seri anche cercando il contatto fisico in attesa di una nostra reazione che non è avvenuta, ci ha atteso ed aggredito fisicamente alle spalle alla stazione di Montesanto. Questo episodio reputo sia molto grave, la denuncia è stata fatta e le conseguenze legali sono certo non tarderanno, ma penso che questo fatto vada denunciato anche pubblicamente soprattutto perchè avviene in un contesto politico internazionale e nazionale dove c'è molta indifferenza dell'opinione pubblica, dei media, dei Governi e dei partiti politici a condannare i reali responsabili in Palestina. Denunciamo tutto questo anche perché l'indifferenza mentre accadeva l'aggressione è stata grande, con persone che hanno liquidato il tutto con 'Ah vabbè, sono fatti di religione', empatia selettiva". "Sappiamo già - sottolinea l'associazione salernitana Memoria in Movimento che ha espresso solidarietà a Suleiman . che tale ulteriore aggressione islamofobica è anche contro il sacrosanto diritto alla vita, alla terra e alla libertà del popolo Palestinese. Ma questa aggressione non fermerà la loro lotta né il movimento internazionale di solidarietà con la Palestina. Malgrado che tutte le potenze e gli stati occidentali, compreso il nostro, sono complici del genocidio del popolo palestinese che si sta perpetrando anche in questi minuti non ci fermeranno. Da sabato scorso l'associazione Memoria in Movimento ha un motivo in più per le nostre future iniziative del 18 aprile (concerto per raccogliere fondi a favore della popolazione di Gaza) e del 29 aprile su 'antisionismo e decolonizzazione'. Sappiamo già che anche in queste due future occasioni la Comunità Palestinese Campania sarà presente con più convinzione e insieme continueremo il nostro percorso di solidarietà 'militante' per la Palestina e per il suo popolo".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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