Italia e Estero

Regali in cambio di certificazioni di sicurezza sul lavoro

Incidenti sul lavoro, generica, cantiere, infortuni, archivio
Incidenti sul lavoro, generica, cantiere, infortuni, archivio
AA

PIACENZA, 18 SET - Avrebbe rilasciato certificazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e agevolato alcuni imprenditori nella risoluzione di problematiche sugli infortuni accaduti nelle loro aziende, diventando col tempo un vero e proprio punto di riferimento per aziende medio piccole del territorio. In cambio, anche per il solo interessamento, avrebbe richiesto regalie per anni, da bottiglie di vino pregiato a biglietti per partite di calcio di serie A in Emilia-Romagna e Lombardia. È la condotta di un dipendente pubblico del Dipartimento di Sanità pubblica-impiantistica e antinfortunistica dell'Ausl di Piacenza che è finito nel mirino della questura e della Procura piacentina. L'indagine - con 16 indagati - è partita nell'estate del 2023 con l'intervento della Polizia per un infortunio sul lavoro in un'officina. In quell'occasione gli agenti avevano notato alcune irregolarità e avevano iniziato a sospettare del dipendente Asl addetto ai controlli. Le indagini, proseguite anche con intercettazioni telefoniche, avrebbero dimostrato, come riferisce la questura, "la costante condotta contraria ai doveri d'ufficio in primis proprio di quel dipendente pubblico, divenuto negli anni punto di riferimento di alcune medio-piccole imprese nell'ambito dell'infortunistica sul lavoro e per la certificazione di impianti, mercificando in maniera reiterata la funzione pubblica esercitata per ottenere un compenso, consistente in regalie di diversa natura come bottiglie di vino pregiate o biglietti per partite di calcio di serie A in Lombardia ed Emilia-Romagna". Oltre a lui sono stati individuati altri dipendenti pubblici che sarebbero coinvolti nelle pratiche illegali del primo dipendente indagato, per i quali si sta approfondendo la natura ed entità del coinvolgimento. Questa mattina sono scattate le perquisizioni della Squadra Mobile di Piacenza, e dalle Squadre Mobili di Pavia, Parma e Lodi. Le 16 persone sono indagate a vario titolo per corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, concussione e falso in atto pubblico.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Argomenti