Italia e Estero

Reddito di cittadinanza, dal 6 marzo via alle richieste

Tutto pronto per l’avvio dell’iter burocratico. In alto mare il percorso di inserimento lavorativo
La card di Poste Italiane su cui sarà erogato il reddito
La card di Poste Italiane su cui sarà erogato il reddito
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A un anno dalle elezioni che hanno dato vita al Governo gialloverde partono le domande per ottenere il Reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del M5S: dal 6 marzo sarà possibile inviare le domande per ottenere la misura mentre a metà aprile sono attese le prime card dove sarà erogato il sussidio.

Resta ancora in alto mare la parte del decreto che lega il sussidio all’inserimento al lavoro. Si chiede al beneficiario di firmare una dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (insieme ai componenti maggiorenni e non occupati della famiglia che non siano in pensione o impegnati in percorsi di studio) ma manca chiarezza su come sarà possibile avviarlo verso un’occupazione. Manca l’accordo con le Regioni sul ruolo dei navigator e quindi il bando per l’assunzioni di quelli che nel progetto del Governo dovrebbero fare da guida nell’inserimento al lavoro per chi avrà il reddito.

Da mercoledì 6 quindi sarà possibile fare domanda o nelle sedi dei Caf, o online sul sito www.redditodicittadinanza.gov.it se si è in possesso dell’identità digitale Spid, o negli uffici postali compilando il modulo Inps. Il modulo è basato sulle regole del decreto in vigore ma potrebbe essere modificato se alla Camera ci dovessero essere emendamenti che lo cambiano.

Potranno intanto chiedere il reddito i cittadini italiani o comunitari e gli extracomunitari con permesso di lungo soggiorno residenti in Italia da 10 anni di cui gli ultimi 2 in via continuativa che abbiano un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza (al massimo 2,1 nel caso di famiglia numerosa). La soglia del reddito è elevata a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto.

Il beneficio che si ottiene è un’integrazione del reddito familiare fino a 6.000 euro annui per un single (9.360 euro se si vive in affitto) moltiplicato per la scala di equivalenza. In pratica una famiglia di quattro persone con due figli maggiorenni con un reddito pari a zero può arrivare fino a 1.050 euro al mese ai quali si aggiungerebbero 280 euro al mese per l’affitto.

Le informazioni contenute nella domanda di Reddito sono comunicate all’Inps entro dieci giorni lavorativi dalla richiesta. L’Inps verifica il possesso dei requisiti nei successivi cinque giorni e, in caso di esito positivo, riconosce il beneficio che sarà erogato attraverso una carta di pagamento elettronica emessa da Poste Italiane. Oltre all’acquisto di beni e servizi di base essa consente di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore a 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo (incrementata in base al numero di componenti il nucleo).

È vietato usare la card per giochi che prevedono vincite in denaro. È prevista la decadenza dal beneficio nel caso non si faccia la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, non si partecipi alle iniziative di formazione o si rifiuti un’offerta di lavoro congrua. Nel caso si scopra che sono state presentate dichiarazioni o documenti falsi il beneficiario è punibile con una pena da due a sei anni di reclusione.

 

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