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Ragazza violentata a Pordenone, il fermato l'ha pedinata a lungo

Carabinieri all’ospedale dove una ragazza si è suicidata dopo aver denunciato di aver subito violenza sessuale in un locale del pronto soccorso da parte di un altro paziente a Vizzolo Predabissi. 31 Maggio 2024. ANSA/ANDREA CANALI
Carabinieri all’ospedale dove una ragazza si è suicidata dopo aver denunciato di aver subito violenza sessuale in un locale del pronto soccorso da parte di un altro paziente a Vizzolo Predabissi. 31 Maggio 2024. ANSA/ANDREA CANALI
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PORDENONE, 18 GIU - E' un cittadino colombiano, residente in provincia di Pordenone, l'uomo fermato dai carabinieri con l'accusa di aver violentato una ventenne in una zona centrale del capoluogo del Friuli occidentale. Si tratta di una persona di 29 anni, incensurata e insospettabile, che svolge una regolare attività lavorativa. Il reato è stato commesso nella notte tra sabato 8 e domenica 9 giugno. Come hanno spiegato i carabinieri in conferenza stampa, si è risaliti a lui grazie alla dettagliata testimonianza della vittima e alla visione di centinaia di ore di immagini della video sorveglianza della zona. La giovane è stata aggredita in prossimità dell' attraversamento del ponte "Adamo ed Eva", subendo una violenza sessuale in un prato adiacente, nonché la rapina del denaro contante che aveva nella borsa. Le telecamere hanno accertato che l'uomo ha pedinato la ragazza per un lungo tratto, prima di colpirla con pugni e schiaffi. Di fronte al tentativo della donna di urlare per chiedere aiuto, le ha messo le mani alla gola per strangolarla. Inquietante il quadro emerso agli investigatori dalle immagini registrate: l'uomo ha trascorso serenamente le ore prima e successive alla violenza. C'è il fondato sospetto che abbia premeditato il tutto, individuando la vittima nella piazza principale della città, attendendo che finisse l'attività lavorativa per poi seguirla e violentarla in un luogo buio e isolato.

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