Raccolta di sangue in calo: Avis e Areu preoccupate
Diminuisce la raccolta di sangue in Lombardia e contemporaneamente aumenta il fabbisogno. Circostanze che mettono a rischio l’autonomia della regione.
Per questo Areu e Avis hanno lanciato un appello a donatori e cittadini, affinché non vadano in ferie prima di aver effettuato la loro donazione periodica.
Il direttore sanitario di Areu Marco Salmoiraghi ha parlato di un calo dell’1,75% nel 2014 rispetto al 2013, da 479mila unità di sangue a 470mila. Un calo che è continuato «nei primi mesi del 2015».
In ogni caso la Lombardia resta al di sopra della media italiana, visto che raccoglie circa «un quinto delle unità di sangue del livello nazionale».
L’allarme è scattato «nei primi mesi del 2015», perché «c’è stato un aumento del fabbisogno di sangue» e questo sta rendendo «difficile il mantenimento del livello di autosufficienza in Lombardia».
Silvano Rossini, direttore di struttura dell’ospedale Niguarda, ha affermato che «ad oggi non sono stati attivati piani di contingenza, ma il rischio è questo: vogliamo che le nostre scorte mantengano un buon livello».
Per supportare la campagna di raccolta, i siti delle aziende ospedaliere lombarde esporranno un manifesto che invita alla donazione.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato