Italia e Estero

Quirinale, verso la rielezione di Mattarella: «C'è l'intesa»

A confermarlo sono fonti di maggioranza subito dopo la conclusione del vertice tra i leader del partito che sostiene il governo Draghi
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il premier Mario Draghi - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il premier Mario Draghi - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Si è raggiunta un'intesa nel vertice di maggioranza sul bis per Sergio Mattarella. Lo confermano fonti di maggioranza. «L'intesa su Mattarella è una grandissima gioia», ha detto Matteo Renzi , leader di Italia Viva, lasciando la riunione.

Così, quando lo spoglio della settima votazione decreta il mancato superamento del quorum e un tributo di 387 voti per Mattarella (22 in più di quelli già espressi ieri), l'ottavo scrutinio atteso per questo pomeriggio pare delinearsi come quello decisivo per dare all'Italia un nuovo Presidente della Repubblica. O per meglio dire a confermare quello attuale. Conferma ne viene anche dal fatto che i capigruppo della maggioranza si recheranno al Quirinale alle 15.

I commenti di molti esponenti di partiti del variegato schieramento che sostiene l'attuale governo di Mario Draghi - tra i bresciani primo a esplicitare con un tweet l'esito delle trattative è stato il deputato dem Alfredo Bazoli con un tweet - giungono uno via l'altro, concordi sul fatto che la quadra attorno alla riconferma dell'attuale Capo dello Stato rappresenti motivo di sollievo e serenità per il Paese.

La mediazione di Draghi

Sergio Mattarella e Mario Draghi al giuramento di Filippo Patroni Griffi come giudice costituzionale - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Sergio Mattarella e Mario Draghi al giuramento di Filippo Patroni Griffi come giudice costituzionale - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

Con la permanenza dell'uscente al Quirinale, peraltro, si riconferma l'asse Draghi-Mattarella a guidare le sorti del Paese in un momento particolarmente delicato quale quello della pandemia che ancora stiamo vivendo.

Il confronto avuto questa mattina fra i due a margine della cerimonia di giuramento di Filippo Patroni Griffi a giudice della Corte Costituzionale pare essere stato decisivo: Draghi ha chiesto espressamente la disponibilità a Mattarella, e l'ha evidentemente ottenuta. Di lì, è seguita una rosa di telefonate ai leader dei partiti di maggioranza. Determinante dunque la mediazione del premier per il raggiungimento dell'intesa.

«Garantita la stabilità dell'azione di governo»

Il sostegno a Mattarella arriva dal Pd per voce di Marco Meloni: «Siamo molto soddisfatti dell'intesa sulla rielezione del presidente Mattarella, che segna un grande successo per il Paese, per il Parlamento, per la stabilità dell'azione del governo. La saldezza e l'unità del Partito Democratico sono state poste al servizio della Repubblica e delle istituzioni».

Parole cui fanno eco quelle di Roberto Speranza, ministro per la Salute e leader di Leu: «Mattarella è la scelta più bella e importante per il Paese, è stato una figura di riferimento per tutti noi. Credo che il Parlamento si avvii a fare la scelta giusta: è il luogo della politica e dei partiti, credo sia arrivato un segnale. Ci dà un quadro di maggiore stabilità».

La telefonata di Berlusconi

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella con Silvio Berlusconi (archivio) - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il Capo dello Stato Sergio Mattarella con Silvio Berlusconi (archivio) - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

E sul peso della scelta giunge da Forza Italia una nota dello stesso Silvio Berlusconi, attualmente ricoverato al San Raffaele di Milano: «Questo è il momento dell'unità e tutti dobbiamo sentirlo come un dovere. Ma l'unità oggi si può ritrovare soltanto intorno alla figura del Presidente Sergio Mattarella, al quale sappiamo di chiedere un grande sacrificio, ma sappiamo anche che glielo possiamo chiedere nell'interesse superiore del Paese, quello stesso che ha sempre testimoniato nei 7 anni del suo altissimo mandato». Lo stesso Berlusconi ha voluto comunicare di persona al Capo dello Stato il sostegno di Fi con una telefonata che ha definito «lunga e affettuosa».

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Anche l'ex premier Giuseppe Conte rappresenta la soddisfazione per l'esito delle trattative da parte dell'M5S: «L'obiettivo era affrontare un passaggio complesso assicurando stabilità all'azione dell'esecutivo che per noi era fondamentale che non si compromettesse perchè non si può interrompere nemmeno per un solo giorno e questo risultato lo abbiamo conseguito».

«I partiti hanno scelto di tirare a campare»

Giorgia Meloni, leader di FdI, al voto per l'elezione del Presidente della Repubblica - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Giorgia Meloni, leader di FdI, al voto per l'elezione del Presidente della Repubblica - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it

L'unica voce esplicitamente contraria al secondo mandato dell'attuale presidente è quella di Fdi: «Sarei stupita se Mattarella accettasse di essere rieletto Presidente della Repubblica dopo aver fermamente e ripetutamente respinto questa ipotesi. Anche perché sappiamo tutti che il secondo mandato presidenziale non può diventare una prassi, forzando gli equilibri previsti dalla nostra Costituzione» ha dichiarato infatti la leader Giorgia Meloni.

Che ha aggiunto: «In ogni caso Fratelli d'Italia non asseconderà questa scelta che non appare fatta nell'interesse dell'Italia ma piuttosto per molto più bassi calcoli di opportunità. I partiti hanno scelto di tirare a campare, barattando di fatto sette anni di Presidenza della Repubblica in cambio di sette mesi in più di Governo e di legislatura. Ancora una volta il Parlamento dimostra di non essere all'altezza degli italiani che dovrebbe rappresentare».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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