Quirinale, la lunga giornata delle consultazioni
Con il gruppo parlamentare della Lega, si è chiusa la seconda giornata di consultazioni al Quirinale dopo le dimissioni del governo Renzi. Domani al Colle saliranno i partiti maggiori, da Forza Italia al Movimento 5 Stelle, a Ncd e infine il Pd a chiudere la serie di incontri alle 18.
L'inizio dei colloqui del capo dello Stato, Sergio Mattarella, è previsto per le 11 con Sinistra Italiana-Sel.
Ore 10.00 Gruppo parlamentare Misto del Senato della Repubblica: ha espresso la volontà che «con il prossimo governo si possa esprimere in Parlamento una legge elettorale che restituisca il peso che la Costituzione attribuisce alle Camere». Così al termine del colloquio il capogruppo Francesco Campanella.
Ore 10:20 Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati: «Il Governo non ha aggettivi. È un governo e basta. È un governo da fare, e da subito, partendo dalla maggioranza che c'era e aprendo a altre forze. Non possiamo più perdere tempo». Queste le parole dopo l'incontro con Mattarella del presidente del Gruppo Misto alla Camera Pino Pisicchio.
Ore 10:40 Rappresentanza parlamentare della Sudtiroler Volkspartei: «Votare ora è tecnicamente impraticabile, serve una modifica della legge elettorale in Parlamento, i numeri ci sono, occorre un governo che riformi la legge elettorale subito, anche senza attendere la Consulta». È la posizione espressa da Daniel Alfreider della Svp, al termine delle consultazioni al Quirinale. «Solo la stabilità dà garanzie al Paese, non ci possiamo permettere un governo senza pieni poteri».
Ore 11:00 Rappresentanza parlamentare della minoranza linguistica della Valle d'Aosta: «C'è la necessità di rivedere al più presto la legge elettorale, dopo il pronunciamento della Consulta, per dare certezze delle regole del gioco, che siano quanto più possibile omogenee per Camera e Senato. Se il governo dovesse andare oltre, ci riserveremo di valutare i programmi». Così gli esponenti della minoranza linguistica della Valle d'Aosta del Senato e della Camera, Albert Lanie'ce e Rudi Franco Marguerettaz, al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Ore 11:20 Esponente della componente Alternativa Libera Possibile (AL-P) del Gruppo Misto della Camera dei Deputati: «Questo Paese, dopo tre anni di riforme bocciate, possa avere una legge elettorale che dia il potere ai cittadini. Diciamo no a soluzioni improvvisate che non tengano conto della sentenza della Consulta del 2014». Così Pippo Civati di Alternativa Libera - Possibile al termine della consultazione al Quirinale. «Siamo pronti a andare a votare, ma lo si faccia in condizioni di rispettare la volontà cittadini. E ci sia un governo che consenta al Parlamento di lavorare sulla soluzione migliore e più rappresentativa». Sulla stessa lunghezza d'onda Massimo Artini: «le elezioni hanno un senso se ci sono le condizioni per arrivarci e tenendo conto dell'esito del referendum».
Ore 11:40 Esponente della componente UDC del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati: «Per seconda volta il popolo italiano ha bocciato una grande riforma e con essa il sistema maggioritario. In un panorama politico con 3 blocchi quasi simili non è possibile fare in modo che uno solo di loro che governi con un premio di maggioranza spropositato. C'è bisogno di una legge elettorale proporzionale, forse con un piccolo premio per favorire le coalizioni. Il prossimo governo deve essere di grande coalizione, composto dalla sinistra moderata e le forze che aderiscono al Partito popolare europeo, e con questo facciamo un appello a Silvio Berlusconi». Lo ha affermato Rocco Buttiglione, a nome dell'Udc, al termine delle consultazioni con il Capo dello Stato. «E' ragionevole farlo da subito? Ce lo auguriamo, ma sappiamo che è difficile dopo una campagna elettorale con toni da guerra civile, in cui tutti si sono sparati addosso - ha aggiunto -. Non bisogna andare subito alle lezioni, perchè ci consegnerebbe un Parlamento non governabile». «L'Udc è disponibile a sostenere un governo di decantazione, che completi le riforme, metta in sicurezza il sistema bancario, conduca in Europa una importantissima fase negoziale e offra una mano tesa all'opposizione sulla legge elettorale per creare tavolo in cui partecipino tutti, dove far maturare la cultura del dialogo e della mediazione», ha proseguito Buttiglione.
Ore 12:00 Esponente della componente Unione Sudamericana Emigrati Italiani (USEI-IDEA) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati: «Abbiamo espresso la necessità essenziale di una riforma della legge elettorale. Siamo pronti a organizzare questo nuovo governo, ampio e composto da tutti. Ci siamo messi anche a disposizione, perchè vogliamo scrivere questo pezzo di storia dell'Italia. Questo nuovo governo concluda il percorso delle riforme impostato e confermi i rapporti con gli italiani all'estero». Così la deputata della componente Usei, Renata Bueno, in rappresentanza degli italiani in Sudamerica, al termine delle consultazioni con il capo dello Stato. «Si apre una pagina nuova nella storia italiana, abbiamo chiesto il massimo per dare all'Italia il governo che merita in tempi brevi, con una maggioranza ancora piu' ampia di quella che lo sosterrà, per fare le riforme», ha poi aggiunto Guglielmo Vaccaro, in rappresentanza della componente Idea del gruppo Misto a Montecitorio.
Ore 12:20 Esponente della componente FARE!-PRI del Gruppo Misto della Camera dei Deputati: «Spero che venga scelta una figura di alto profilo internazionale, anche tenendo in conto le grandi e complesse sfide che il nostro Paese deve affrontare al livello internazionale». Lo afferma Flavio Tosi, come esponente della componente FARE!-PRI del Gruppo Misto della Camera dei Deputati, al termine dell'incontro con il Presidente Sergio Mattarella al Quirinale. «Se non si raggiunge il risultato di un governo a larghe intese, come sembra, allora venga un governo che affronti il tema delle legge elettorale e pochi altri. Penso a una legge che garantisca governabilità - prosegue Tosi - perchè questo Paese ha bisogno di un vincitore delle elezioni in grado di governare. Ora l'auspicio è che si trovi un accordo che svelenisca il clima nel Paese».
Ore 12:40 Esponente della componente Movimento Partito Pensiero e azione (PPA-Moderati) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati: «Serve un Governo nella pienezza della sue funzioni per fare una legge elettorale omogenea, ascoltando anche quello che dirà la Consulta. Serve inoltre una maggioranza quanto più ampia possibile, data la gravità della situazione in cui il Paese versa, ma senza dimenticare che una maggioranza c'è e lo ha dimostrato con il voto di fiducia al Senato sulla legge di Bilancio». Così Nello Formisano dei Moderati al Quirinale dopo il colloquio Mattarella.
Ore 13:00 Esponente della componente Partito Socialista Italiano (PSI)-Liberali per l'Italia (PLI) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati: «Abbiamo consegnato al presidente della Repubblica più soluzioni, prediligendo un governo di scopo e di responsabiità corale», sono le parole riferite ai cronisti da Riccardo Nencini (Psi) dopo l'incontro al Quirinale con il Capo dello Stato. «Una scelta di coralità è la strada maestra. Se questa soluzione non dovesse esserci - ha concluso Nencini - non va escluso nè un reincarico a Renzi nè la possibilità di individuare una figura di profilo alto internazionale».
Ore 16:30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Democrazia Solidale - Centro Democratico (DeS-CD) della Camera dei Deputati
«Chiediamo un governo nella pienezza delle sue funzioni che accompagni il lavoro del Parlamento per
la stesura della nuova legge elettorale» e «che si faccia carico dei prossimi appuntamenti internazionali». Lo ha detto Lorenzo Dellai, presidente del gruppo parlamentare di Democrazia solidale - Centro democratico, al termine dell’incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, nell’ambito delle consultazioni.
Ore 17:00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Grandi Autonomie e Libertà (Grande Sud, Popolari per l'Italia, Moderati, Idea, Alternativa per l'Italia, Euro-Exit, M.P.L.-Movimento Politico Libertas) del Senato della Repubblica
Ore 17:30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Civici e Innovatori (CI) della Camera dei Deputati
Ore 18:00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Per le Autonomie (SVP-UV-PATT-UPT)-PSI-MAIE del Senato della Repubblica
«La situazione attuale non consente, a nostro parere, di andare subito alle elezioni, perchè non abbiamo una legge elettorale applicabile per la Camera e il Senato. Scriverne una nuova spetta al Parlamento, che non può demandare alla Consulta di risolvere il problema». Lo ha affermato il senatore Karl Zeller, presidente del gruppo Per le Autonomie (Svp-Uv-Patt-Upt)-Psi-Maie, al termine delle consultazioni con il capo dello Stato.
Ore 18:30 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Conservatori e Riformisti (CR) del Senato della Repubblica ed esponente della componente Conservatori e Riformisti (CR) del Gruppo parlamentare Misto della Camera dei Deputati
«È doveroso premettere la nostra fiducia nel lavoro del presidente Mattarella. Abbiamo però chiarito, in coerenza con le nostre posizioni politiche, che non potremo far parte di nessun governo o maggioranza a cui ci siamo sempre opposti. Pensiamo sia utile mettere in campo sistemi elettorali che siano decidenti e che impediscano un ritorno al passato e all'ingovernabilità. Giusto ribadire la nostra contrarietà a un sistema proporzionale». Così il leader di Conservatori e Riformisti, Raffaele Fitto, al termine delle consultazioni con il capo dello Stato.
Ore 19:00 Rappresentanza del Gruppo parlamentare Lega Nord e Autonomie (LNA) del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
«Abbiamo ribadito al presidente della Repubblica che non accettiamo alcuna soluzione che non sia il voto subito. Non ci interessano governi di scopo, tavoli tecnici o altri pretesti per allungare un governo Renzi che il popolo ha bocciato con il referendum. Nessun compromesso, nessuna discussione dilatoria su ipotetiche leggi elettorali. Subito al voto altrimenti scendiamo in piazza il 17 e 18 dicembre prossimi». Così il vice segretario della Lega Nord Giancarlo Giorgetti, i capigruppo Gianmarco Centinaio e Massimiliano Fedriga al termine del colloquio con il presidente della Repubblica.
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