Italia e Estero

Quell'acqua per la bambina a 5 euro: «No grazie»

Una bottiglietta d'acqua da 20 cl e uno scontrino da 5 euro: «Si tratta di una consumazione in orario di aperitivo»
AA

Un aperitivo all’aperto in un frequentato locale del centro di Bergamo in una calda serata d’agosto. Due adulti, con una bambina al seguito, ordinano due spritz (14 euro) e in un secondo momento anche un bicchiere d’acqua per la piccola di 7 anni.

Quando la cameriera arriva, con una bottiglietta d’acqua da 20 cl, presenta il secondo scontrino che è di 5 euro. «In un primo momento ho pensato ad un errore - raccontala mamma - ma dopo la richiesta di spiegazioni ho capito che l’importo era corretto. A dire la verità, la cameriera ha avuto qualche esitazione e ha dovuto chiedere delucidazioni al responsabile, ma la conferma è arrivata poco dopo: nessuno sbaglio: «Sono 5 euro, si tratta di una consumazione in orario di aperitivo» .

A nulla valgono le spiegazioni: l’acqua (la richiesta era di un bicchiere), infatti, è per la bambina che non ha consumato altro, ma i dipendenti del locale sono inflessibili. Alla mamma, dunque, non resta altro da fare se non chiedere di portare indietro l’acqua e andarsene sconsolata. «Se questo è il trattamento e la comprensione verso i clienti, in un bar in pieno centro a Bergamo, chissà che idea avranno i turisti della nostra città».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato