Quei bresciani a Parigi sfiorati dall’inferno
C’è chi, come Licia Nardi ha rinunciato all’ultimo ad un appuntamento per un malessere e ha poi scoperto che nella via accanto a quella in cui si sarebbe trovata nella serata del terrore si era scatenato l’inferno. E chi, come Carolina Frusca, ha deciso all’ultimo di lavorare fino a tardi, scongiurando l’incontro con un destino sinistro. Ma anche chi, come il presidente della Figc bresciana, Alberto Pasquali, ha saputo dalle telefonate dei familiari che lo cercavano da Brescia in allarme della serie di attentati che avevano appena stravolto Parigi.
Ecco le testimonianze raccolte da Teletutto e Giornale di Brescia tra chi si trova in queste ore nella capitale francese ferita.
Sull’edizione del Giornale di Brescia in edicola domani, domenica 15 novembre, ampi servizi sui terribili fatti di Parigi e sulle reazioni bresciane (edizione scaricabile anche da qui, dopo le 3 di notte).
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