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Qatargate, tornano libere Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri

La Corte d'Appello di Brescia ha revocato le misure cautelari dei domiciliari per la moglie e la figlia dell'eurodeputato Panzeri
Maria Dolores Colleoni, la moglie di Antonio  Panzeri a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Maria Dolores Colleoni, la moglie di Antonio Panzeri a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Tornano libere Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri, moglie e figlia dell'ex eurodeputato Antonio Panzeri, in carcere in Belgio con l'accusa di corruzione nell'ambito dell'inchiesta nota come Qatargate.

Lo ha deciso la Corte d'Appello di Brescia revocando le misure cautelari dei domiciliari dopo che i magistrati belgi che indagano sul Qatargate hanno rinunciato alla consegna delle due donne. 

Le due sezioni penali della Corte di Appello di Brescia, scrive il presidente della Corte Claudio Castelli, «hanno preso atto della nota dell'Ufficio Istruzione di Bruxelles pervenuta ieri pomeriggio che rinuncia alla procedura di consegna e hanno revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Silvia Panzeri e di Colleoni Maria Dolores». Per il resto, si legge ancora nella nota, «i procedimenti sono allo stato avanti alla Corte di Cassazione, ove i provvedimenti di consegna erano stati impugnati, che quindi potrà provvedere quanto alla consegna». Ovvero i due ricorsi della difesa non saranno più discussi, perché anche in quella sede si dovrà prendere atto della rinuncia alla consegna.

La Corte bresciana ha di fatto annullato, dunque, il pronunciamento con cui nelle scorse settimane aveva dato il via libera al trasferimento delle due donne, ai domiciliari da dicembre, in un carcere del Belgio. La mossa del giudice Michel Claise di rinunciare alla consegna è la conseguenza dell'accordo raggiunto con Antonio Panzeri. L'ex parlamentare Ue ha dato la sua disponibilità a collaborare, in cambio di un anno di reclusione e la confisca di un milione di euro, più o meno la somma dei soldi trovati nella sua abitazione di Bruxelles, nella casa della famiglia a Calusco D'Adda, nella Bergamasca, e sui conti correnti intestati a lui e alla figlia. Una collaborazione che, in merito a figlia e moglie, ha fatto cadere le esigenze investigative anche se, come ha spiegato il difensore Angelo De Riso che assiste le indagate col collega Nicola Colli, non appena sarà possibile le due donne renderanno interrogatorio ai magistrati del Belgio. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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