Italia e Estero

Putin: «Dialogo, ma gli interessi di Mosca non sono negoziabili»

Crisi in Ucraina: gli Usa trasferiscono 800 soldati dall'Italia ai Paesi baltici. Sanzioni economiche alla Russia, contraria la Cina
Il videomessaggio di Putin rimbalzato dalla tv nelle case dei cittadini russi - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Il videomessaggio di Putin rimbalzato dalla tv nelle case dei cittadini russi - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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Prove muscolari, rischieramenti di truppe, febbrili tentativi di dialogo. E un intreccio di interessi economici e geopolitici sullo sfondo. Il risiko ucraino conosce ore cruciali, specie dopo che il presidente russo Vladimir Putin, che solo l’altra sera nel suo lungo intervento aveva annunciato il riconoscimento dei territori separatisti del Donbass e l’invio di truppe come forze di pace, ha dichiarato che la Russia è pronta a trovare «soluzioni diplomatiche» con Kiev e l'Occidente. «Ma gli interessi di Mosca non sono negoziabili» ha tenuto a sottolineare in un videomessaggio trasmesso in occasione del Giorno dei difensori della patria, una festa nazionale russa. «Il nostro Paese è sempre pronto al dialogo diretto e onesto, per la ricerca di soluzioni diplomatiche ai problemi più complessi», ha detto Putin, aggiungendo che «gli interessi della Russia, la sicurezza dei nostri cittadini, per noi non sono negoziabili».

Kiev: «Un soldato ucciso»

Un soldato ucraino appostato in una trincea - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Un soldato ucraino appostato in una trincea - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it

Nel frattempo però, la partita sul piano militare è in rapida evoluzione. L'esercito ucraino ha reso noto che un altro soldato è stato ucciso e sei sono rimasti feriti in bombardamenti da parte dei separatisti filorussi nell’Ucraina orientale nelle ultime 24 ore. Lo riporta il Guardian. In questo periodo l'esercito ha registrato 96 bombardamenti, 81 dei quali sono avvenuti con armi pesanti, rispetto agli 84 del giorno precedente. È quanto emerge dal rapporto giornaliero della Joint Forces Operation ucraina, pubblicato questa mattina. Le forze separatiste, sottolinea il documento, hanno usato artiglieria pesante, mortai e lanciarazzi Grad.

Le sanzioni

Crisi Ucraina, Biden annuncia sanzioni alla Russia - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Crisi Ucraina, Biden annuncia sanzioni alla Russia - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it

«Questo è l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina e questo è l'inizio della nostra risposta»: così il vice consigliere per la sicurezza nazionale Usa Daleep Singh, che in un briefing ha spiegato le sanzioni annunciate da Joe Biden e ribadito che saranno inasprite se Mosca procede con le sue azioni, evocando tra i prossimi passi il blocco dell'export di materiale tecnologico, indispensabile per l'industria russa e la diversificazione dell'economia del Paese.

Gli Usa inviano truppe ai confini

Alle sanzioni economiche annunciate dall’Unione Europea e dagli Usa, che andranno a danneggiare anche gli interessi di molti oligarchi vicini a Putin - Biden ha espressamente indicato l’obiettivo di «tagliare i ponti tra mondo finanziario occidentale e russo» - si affiancano però le contromisure militari, che riguardano da vicino anche il nostro Paese.

Il «dispiegamento aggiuntivo» di truppe Usa nei Paesi baltici membri della Nato autorizzato da Joe Biden consisterà infatti nel trasferimento di 800 militari americani dall'Italia. Si tratta di un battaglione di fanteria. Il Pentagono ha approvato anche il trasferimento sino a otto F35 e 20 elicotteri da attacco Apache dalla Germania verso il fianco orientale della Nato. Altri 12 elicotteri dello stesso tipo saranno spostati dalla Grecia in Polonia. I movimenti avverranno in settimana.

Truppe Nato in allerta per gli sviluppi della crisi ucraina - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Truppe Nato in allerta per gli sviluppi della crisi ucraina - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
«La Nato e l'Unione europea hanno lavorato e continuano a lavorare incessantemente per una soluzione politica. I fatti sono andati nella direzione opposta. Continuiamo, però, a ritenere che la via diplomatica sia la strada maestra. Questo non significa che non occorra una risposta ferma» ha commentato da parte sua, dalle colonne del Corsera, il ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini.

Rispondendo alla domanda se i soldati italiani siano in pre-allerta precisa: «La coesione che abbiamo dimostrato fino ad ora è necessario che si confermi sia a livello di Unione europea con il sistema delle sanzioni, che a livello Nato attraverso il mantenimento degli strumenti di deterrenza - spiega -. Strumenti a cui anche l'Italia contribuisce con le attività sul terreno dei nostri militari in Lettonia, con l'air policing in Romania, con la sorveglianza marittima nel Mediterraneo orientale e con le ulteriori misure di innalzamento della prontezza operativa che in queste settimane sono state implementate».

La contrarietà della Cina

Tra le poche voci che si levano dallo scacchiere internazionale a sostegno delle posizioni russe, c’è quella del ministero degli Esteri cinese, contrario all'imposizione di sanzioni. L’asupicio è piuttosto che tutte le parti coinvolte nella crisi ucraina cerchino di risolvere la questione attraverso il dialogo, mantenendo la calma ed esercitando moderazione, come ribadito ai media dal portavoce del ministero, Hua Chunying, secondo quanto riporta il Guardian.

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