Italia e Estero

Proteste pro-Gaza, sì di un giudice Usa a deportazione di Khalil

epa11995214 People gather for a rally in support of Columbia University graduate student Mahmoud Khalil during a hearing on his deportation case at federal court in Newark, New Jersey, USA, 28 March 2025. Lawyers for Khalil are arguing that his case should be heard in New Jersey, not in Louisiana where he is currently in US government custody. Khalil was detained by US Immigration and Customs Enforcement officers earlier this month under orders from the Trump Administration because of his association with pro-Palestinian activism at Columbia University. EPA/JUSTIN LANE
epa11995214 People gather for a rally in support of Columbia University graduate student Mahmoud Khalil during a hearing on his deportation case at federal court in Newark, New Jersey, USA, 28 March 2025. Lawyers for Khalil are arguing that his case should be heard in New Jersey, not in Louisiana where he is currently in US government custody. Khalil was detained by US Immigration and Customs Enforcement officers earlier this month under orders from the Trump Administration because of his association with pro-Palestinian activism at Columbia University. EPA/JUSTIN LANE
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NEW YORK, 11 APR - Un giudice della Louisiana ha dato luce verde alla deportazione di Mahmoud Khalil, l'ex studente arrestato in marzo per aver partecipato all'organizzazione delle manifestazioni pro-Gaza nel campus di Columbia. Khalil aveva la carta verde all'atto dell'arresto ma il documento che garantisce la residenza permanente negli Usa gli era stato revocato dal dipartimento di Stato. La giudice Jamee Comans ha detto di non avere autorità per contestare la decisione del Segretario di Stato Marco Rubio che aveva definito la presenza degli giovane negli Usa "una minaccia per la politica estera degli Stati Uniti contro l'antisemitismo" in America e nel mondo. Khalil, che ha 30 anni ed è sposato con un'americana, non sarà deportato immediatamente. La giudice ha dato al giovane fino al 23 aprile per chiedere una pausa dell'ordine di espulsione: se i suoi avvocati non presenteranno il ricorso in tempo, l'ex studente sarà trasferito in Siria, dove è nato, o in Algeria, Paese di cui è cittadino.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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