Italia e Estero

Proteste e scontri a Panama alla vigilia della visita di Rubio

epa11866675 Protesters burn a doll representing US President Donald Trump and US Secretary of State Marco Rubio during a demonstration at the University of Panama, in Panama City, Panama, 31 January 2025. Rubio is scheduled to visit Panama on 01 February 2025 as part of his tour of Central America and the Dominican Republic. EPA/BIENVENIDO VELASCO
epa11866675 Protesters burn a doll representing US President Donald Trump and US Secretary of State Marco Rubio during a demonstration at the University of Panama, in Panama City, Panama, 31 January 2025. Rubio is scheduled to visit Panama on 01 February 2025 as part of his tour of Central America and the Dominican Republic. EPA/BIENVENIDO VELASCO
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PANAMA CITY, 31 GEN - Scontri a Panama tra la polizia e studenti universitari che bloccavano diverse strade nelle adiacenze dell'università per protestare contro la visita del Segretario di stato americano Marco Rubio, che inizia domani 1 febbraio. Divergenti le versioni sugli scontri, secondo quanto riportato dal quotidiano Estrella de Panama. Per la polizia le proteste sono stati "atti violenti per sovvertire la pace e l'ordine pubblico", avvenute mentre "le nostre unità erano in strada per riaprire la circolazione e far rispettare la legge sul libero transito dei cittadini, oltre a garantire la sicurezza di chi era sul posto". A detta delle forze dell'ordine "alcuni manifestanti si sono avvicinati a un poliziotto cercando di provocare la sua reazione", ma "non riuscendoci lo hanno aggredito e l'agente è stato trasferito in un centro medico per ricevere assistenza". Secondo Daniel Morales, uno degli avvocati degli studenti dell'Università di Panama invece "la gente stava sventolando le sue bandiere, ma subito dopo avere incendiato un manichino, una delle unità ha iniziato a spingere i ragazzi in strada e c'è stata un'escalation". Morales ha detto a La Estrella de Panama che la polizia stava cercando di arrestare una studentessa, "la tenevano per le braccia e in quel momento si è verificato lo scontro ma la violenza l'hanno iniziata loro, noi eravamo in strada con i giovani e i professori per manifestare, come si fa sempre. Non è insolito e, quindi, non c'era motivo di reagire in quel modo", ha concluso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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