Italia e Estero

Processo per torture in carcere, quattro assoluzioni anticipate

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TORINO, 24 GEN - Assoluzione anticipata per quattro degli agenti di polizia penitenziaria imputati a Torino per presunti casi di tortura sui detenuti nel carcere delle Vallette: a pronunciare la sentenza è stato il tribunale, nel corso dell'udienza di stamani, su richiesta delle difese. Il dibattimento prosegue per gli altri poliziotti chiamati in causa (in origine erano una ventina). La decisione dei giudici si basa sul fatto che, per l'episodio che coinvolge i quattro agenti, la presunta parte lesa, un ex detenuto di origine algerina, è stato espulso e ora è irreperibile. Quando fu ascoltato durante le indagini il provvedimento di espulsione era già in vigore e quindi, secondo gli avvocati, la sua testimonianza doveva essere acquisita con la formula dell'incidente probatorio. Il processo riguarda vicende che sarebbero avvenute fra il 2017 e il 2019 nel padiglione C, l'area destinata ai detenuti per reati di natura sessuale. "Era stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, nonché alla sospensione dal servizio", uno dei quattro operatori della polizia penitenziaria (un assistente capo) assolto oggi in via anticipata dal tribunale di Torino nel processo su presunti casi di tortura avvenuti nel carcere delle Vallette. È quanto sottolinea il suo difensore, l'avvocato Antonio Maria La Scala del foro di Bari. Le quattro assoluzioni sono state pronunciate "per non avere commesso il fatto".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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