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Processo agli ultrà di San Siro, tra testimoni anche Iovino

Christian Rosiello, assieme a Marco Donato Paolino (non visibile), avvicina un uomo e lo aggredisce durante l'intervallo della partita Milan-Torino nel settore del “1° anello blu” il 26 agosto 2023. ANSA (npk)
Christian Rosiello, assieme a Marco Donato Paolino (non visibile), avvicina un uomo e lo aggredisce durante l'intervallo della partita Milan-Torino nel settore del “1° anello blu” il 26 agosto 2023. ANSA (npk)
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MILANO, 12 FEB - Sarà citato anche il personal trainer dei vip Cristiano Iovino, che nella notte tra il 21 e il 22 aprile 2024 venne pestato dopo una rissa in un locale con Fedez e altri, come testimone nel primo processo scaturito dalla maxi inchiesta di Polizia e Gdf e della Procura di Milano sulle curve di San Siro che si aprirà tra una settimana, il 20 febbraio, davanti alla sesta penale del Tribunale di Milano. Il processo immediato, con rito ordinario, vede imputati gli ultrà milanisti Christian Rosiello, anche ex bodyguard del rapper Fedez (non coinvolto in questo procedimento), Riccardo Bonissi e Francesco Lucci, fratello del capo della Sud Luca Lucci, che come i capi della Nord interista, Andrea Beretta, diventato anche collaboratore, e Marco Ferdico hanno scelto l'abbreviato, che partirà il 4 marzo con 19 imputati in tutto. Nella contestazione dei pm Paolo Storari e Sara Ombra di associazione per delinquere a carico anche dei tre ultras a dibattimento vengono indicati una serie di episodi di estorsioni e "aggressioni" che in un caso, appunto, hanno riguardato Iovino, il quale non ha mai denunciato ma è indicato nella lista testi proprio su quel fatto. La "violenta aggressione" ai danni del personal trainer che era in lite col rapper, e a cui prese parte lo stesso Rosiello, si legge negli atti, "fa emergere come il 'capitale' di violenza del sodalizio" della Sud milanista "venisse utilizzato, di volta in volta, a seconda di richieste anche non direttamente collegate con le vicende dello stadio". Anche Fedez, come altri, venne indagato per la rissa in discoteca e il successivo pestaggio, ma dato che Iovino non ha presentato querela, questa indagine, anche a carico del cantante, si avvia ad una richiesta di archiviazione. Mentre nel processo che inizierà tra sette giorni tra i testimoni indicati ci sono ovviamente anche gli ultras rossoneri arrestati a fine settembre scorso e a processo in abbreviato e altre vittime di violenze, come gli steward dello stadio, ed estorsioni.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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