Processo ad Askatasuna, domani la sentenza per i 28 imputati

TORINO, 30 MAR - E' prevista domani, in una delle maxi-aule del Tribunale di Torino, la sentenza del processo a 28 attivisti e simpatizzanti del centro sociale Askatasuna. Le richieste di condanne sono per complessivi 88 anni di carcere; inoltre, la Presidenza del Consiglio e i ministeri dell'Interno e della Difesa hanno invocato indennizzi per 6,8 milioni di euro. Secondo la procura di Torino all'interno di Askatasuna, un edificio di proprietà del Comune in corso Regina Margherita 47, molto vicino al centro cittadino, si è creata una "associazione per delinquere" che da oltre un decennio coordina e dirige gli scontri di piazza in città e gli attacchi ai cantieri della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione in Valle di Susa. Gli imputati negano e nel corso delle udienze numerosi testimoni in aula hanno difeso 'Aska' come polo di aggregazione culturale. Al fianco di Askatasuna è tornata a schierarsi l'europarlamentare di Alleanza Verdi Sinistra Ilaria Salis che proprio oggi, alla vigilia della sentenza, ha pubblicato un post sui social: "Non è un ordinario processo a singole persone, - scrive - ma il tentativo di inquadrare il dissenso in crimine, la solidarietà in pericolo, l'autorganizzazione dal basso in minaccia. È un attacco politico contro un'esperienza collettiva che da quasi trent'anni rende Torino, la Val di Susa e l'Italia luoghi migliori. Attraverso attività sociali e culturali che hanno aperto spazi di incontro, mutualismo, formazione, solidarietà concreta. Ma anche - e soprattutto - attraverso la lotta". Domani mattina alle 10 è annunciato un presidio, davanti al Tribunale, un'iniziativa con l'hastag #associazionearesistere firmata da Askatasuna e dal movimento No Tav. A metà marzo la giunta comunale di Torino ha il rinnovo, per 5 anni, del patto di collaborazione per la trasformazione del centro sociale Askatasuna in bene comune.
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