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Processo a Nuoro per l'alluvione del 2013,chieste 13 assoluzioni

Nel fermo immagine tratto da un video diffuso dalla Questura di Nuoro una visione aerea del ponte crollato sulla provinciale Oliena-Dorgali, il 18 novembre 2013. Nel crollo e' morto un agente di Polizia, Luca Tanzi, 44 anni, finito fuori strada sull'auto di servizio su cui viaggiava con altri tre colleghi, rimasti feriti. L'auto stava scortando un'ambulanza. Nuoro, 19 novembre 2013. ANSA/ US POLIZIA DI STATO +++ NO SALES - EDITORIAL USE ONLY +++
Nel fermo immagine tratto da un video diffuso dalla Questura di Nuoro una visione aerea del ponte crollato sulla provinciale Oliena-Dorgali, il 18 novembre 2013. Nel crollo e' morto un agente di Polizia, Luca Tanzi, 44 anni, finito fuori strada sull'auto di servizio su cui viaggiava con altri tre colleghi, rimasti feriti. L'auto stava scortando un'ambulanza. Nuoro, 19 novembre 2013. ANSA/ US POLIZIA DI STATO +++ NO SALES - EDITORIAL USE ONLY +++
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NUORO, 03 DIC - Tredici assoluzioni perché il fatto non sussiste. Sono le prime richieste sollecitate oggi a Nuoro dai pm Ireno Satta e Simona Desole al maxi processo per le morti e le presunte omissioni legate all'alluvione che il 18 novembre 2013 quando il passaggio del ciclone Cleopatra - 19 vittime in tutta la Sardegna - devastò il Nuorese e la Baronia, causando il decesso dell'ispettore di polizia, Luca Tanzi, e della pensionata di Torpè, Maria Frigiolini. Complessivamente sono 59 gli imputati tra amministratori e dirigenti di enti pubblici e rappresentanti di diverse imprese locali. Dopo 4 ore di requisitoria, è stata chiesta l'assoluzione per l'ex presidente della Provincia di Nuoro Roberto Deriu, gli allora assessori Franco Corosu e Paolo Porcu, i tecnici Pasquale Floris, Paolo Marras, Maria Lucia Fraghí, Gavino Canu, Antonio Consolato Gaddeo e Renzo Ristori, e i dirigenti dell'Ente Foreste Carlo Masnata, Gavino Diana, Paolo Botti e Annamaria Pirisi. Tutti sono accusati a vario titolo di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose. Tre i filoni d'indagine poi riuniti e confluiti nel processo: il crollo del ponte di Oloé sulla statale che collega Oliena a Dorgali, in cui perse la vita Luca Tanzi, l'esondazione della diga di Maccheronis, che intrappolò in casa Maria Fragolino, morta annegata, infine il cedimento del ponte sul rio Sologo a Galtellì. Durante la discussione, la pubblica accusa ha sottolineato il "difetto di coordinamento da parte della Protezione civile a livello regionale, ragione per cui un piano provinciale, senza il piano regionale, non avrebbe potuto evitare i danni e le tragedie".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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