Italia e Estero

Primo Maggio, il Moica e la bresciana Tina Leonzi al Quirinale

C'era anche la bresciana Tina Leonzi, presidente nazionale del Moica, tra gli invitati al Quirinale nel giorno della Festa del Lavoro
  • Primo Maggio, Tina Leonzi al Quirinale per il Moica
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Le casalinghe invitate al Quirinale per le celebrazioni della Festa del Lavoro. Quello che in tempi non troppo lontani sarebbe risultato un ossimoro, è vissuto oggi dalle casalinghe aderenti al Moica come il risultato di un impegno che dura da 35 anni. Da quando cioè la bresciana Tina Leonzi ha fondato per l'appunto il Movimento italiano casalinghe.

Proprio a lei, tuttora presidente nazionale dell'associazione, assieme alla segretaria generale, Camilla Occhionorelli e alla vice presidente anziana, Concetta Fusco, era indirizzato l'invito giunto dalla Presidenza della Repubblica, perché anche le casalinghe fossero rappresentate al Quirinale nel giorno in cui si celebra l'impegno fattivo al bene collettivo e concretamente economico della comunità, intesa come singoli individui e come collettività.

E non è ozioso credere che anche alle casalinghe si riferisse il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, quando nel suo intervento ha augurato un buon Primo Maggio anche «a chi si prodiga nei servizi e nelle cure».

In ogni caso, la bresciana Tina Leonzi era questa mattina in prima fila, al pari dei rappresentanti dei Maestri del Lavoro e delle molte autorità, a partire dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, al cospetto del Presidente della Repubblica, come documentano anche le immagini diffuse dal Quirinale.

Primo Maggio al Quirinale

«L'invito a questa celebrazione - è il commento che giunge dal Movimento - è per il Moica particolarmente significativo per la considerazione da parte della più alta carica dello Stato del lavoro familiare come vero lavoro, così come il Moica sostiene con impegno costante da 35 anni. Un lavoro che ha in sè un alto valore economico a tutto vantaggio non solo della famiglia, ma dell'intera società»

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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