Presunti abusi su minori, prosciolto l'ex portiere Sereni
L'ex calciatore Matteo Sereni, 44 anni, già portiere di Brescia Calcio, Sampdoria, Lazio e Torino, è stato scagionato da un'accusa di violenza sessuale su minori dal tribunale di Torino.
Il gip Francesca Firrao ha disposto l'archiviazione del procedimento. L'accusa è legata a presunti abusi sulla figlia allora minorenne.
La giudice ha accolto la tesi dei difensori del calciatore, gli avvocati Michele Galasso e Giacomo Francini, secondo i quali i minori «sono stati per lungo tempo e reiteratamente interrogati con modalità inappropriate e potenzialmente suggestive di falsi ricordi dalla moglie separata Silvia Cantoro, dalla suocera Franceschina Mulargia e dai consulenti tecnici in ambito civile e penale».
Il caso nel corso degli anni ha visto impegnata l'autorità giudiziaria non solo di Torino, ma anche di altre città italiane, e nell'ordinanza del tribunale si fa presente che «quasi tutti i magistrati che si sono occupati della vicenda hanno evidenziato che i minori sono stati in più occasioni sentiti con modalità inappropriate». Ai bambini è stato chiesto varie volte «dentro e fuori le aule di giustizia» di ripercorrere i fatti.
Sereni era stato denunciato dall'ex moglie nel 2011 per presunti abusi sulla figlia allora minorenne nell'ambito di una separazione burrascosa ed era stato condannato in primo grado (in abbreviato) dal tribunale di Tempio Pausania, sentenza poi annullata dalla corte d'Appello di Sassari. Gli atti erano poi stati spediti a Torino, per competenza territoriale. Ora è arrivato il proscioglimento.
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