Presidio fisso agricoltori all'imbocco dell'A1 a Melegnano
MELEGNANO (MILANO), 31 GEN - È continuato nella notte e ancora prosegue a Melegnano, nel Milanese, vicino all'ingresso dell'A1, come presidi sono proseguiti in diverse parti della Lombardia come a Brescia dove, dopo aver sfilato ieri in città, i trattori si sono fermati nel parcheggio del campo da rugby annunciando che resteranno almeno due giorni.
Gli agricoltori che aderiscono al coordinamento "Riscatto Agricolo" chiedono che si arrivi a "un nuovo piano agricolo" ha ribadito Filippo Goglio, fra gli organizzatori del presidio di Melegnano, e a livello europeo "Non servono più deroghe o proroghe di leggi sbagliate - ha osservato - ma serve un nuovo piano agricolo. Solamente l'unione delle differenze nelle differenze potrà ricostruire la dignità agricola europea".
"Comprendiamo la scelta di chi manifesta" ha commentato il presidente di Confagricoltura Milano, Lodi, Monza e Brianza Francesco Pacchiarini ma "i problemi si risolvono ai tavoli istituzionali".
"L'esasperazione degli agricoltori, trasformata in protesta in molte zone del Paese, e ora anche del nostro territorio, affonda le radici negli obiettivi del Green Deal europeo, condivisibili in linea teorica, ma da riformulare completamente all'atto pratico, per trovare un punto di equilibrio tra sostenibilità ambientale ed economica. Comprendiamo le ragioni della protesta e la decisione di chi ha aderito - ha aggiunto -.
Il comparto è unito dall'urgenza di direzionare la sensibilità della politica e della società sulle condizioni di precarietà economica in cui versa, tuttavia, la scelta della nostra organizzazione è stata, come sempre, quella del confronto istituzionale, anche duro e serrato, con il Governo e l'Europa.
Siamo convinti, infatti, che i problemi si risolvano innanzitutto partecipando e portando istanze ai tavoli di trattativa".
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