Precipita un aereo delle Frecce Tricolori, muore bimba di 5 anni
Un velivolo delle Frecce Tricolori è precipitato a Torino nelle vicinanze dell'aeroporto di Caselle. Le fiamme divampate dai rottami del MB339 caduto dopo che il pilota si era eiettato hanno investito una famigliola e una bimba di 5 anni è morta. Salvi sia il pilota - si tratta del maggiore Oscar Del Dò, che era ai comandi dell'aereo identificato come «Pony 4», il secondo gregario alla sinistra del capoformazione - sia i genitori e il fratellino di 9 anni della piccola vittima. Quest'ultimo tuttavia sarebbe rimasto ustionato in modo più serio, tanto da essere ricoverato all'Ospedale Regina Margherita.
Le prove
Le Frecce Tricolori si trovavano all'aeroporto torinese in vista della partecipazione all'air show fissato per domani nell'ambito delle celebrazioni del centenario dell'Aeronautica militare. Quelle in corso a quanto pare erano le prove per l'evento di domani che sempre vengono effettuate nella giornata precedente all'esibizione ufficiale, proprio come accaduto lo scorso weekend a Desenzano, per la analoga manifestazione che ha visto affluire sul Garda migliaia di spettatori e che si è svolta senza alcun imprevisto.
Durante il decollo
Ovviamente ancora non si sa cosa sia accaduto: l'incidente, come mostra un video divenuto subito virale (ve lo proponiamo più sotto), è avvenuto nelle fasi di decollo: «Pony 4» si stacca dalla formazione e appare da subito perdere quota, fino al momento in cui, giudicato evidentemente ingovernabile il velivolo, il pilota decide di lanciarsi. A quel punto l'MB339 precipita e si trasforma in un dardo di fuoco, proseguendo per alcune centinaia di metri la sua corsa. Nell'impatto, avvenuto tra il sedime aeroportuale di Caselle e un campo limitrofo, ha investito una vettura, quella a bordo della quale viaggiava la famigliola della piccola rimasta uccisa.
Ipotesi «birdstrike»
Tra le prime ipotesi, avvalorata anche dalla stessa Aeronautica Militare nella prima nota ufficiale sull'accaduto, c'è quella di un probabile «birdstrike»: un fenomeno temutissimo da parte dei piloti, vale a dire la possibilità che il passaggio di uccelli nella traiettoria dell'aereo possano generare impatti fatali, specie se uno dei volativi viene risucchiato nel motore del velivolo. Una circostanza che proprio nei giorni scorsi è stata documentata da un report che ha posto l'aeroporto bresciano di Montichiari tra quelli più esposti alla luce del rapporto tra episodi verificatisi (dodici in un anno) e numero di voli.
Al momento, da quanto si apprende, è stata annullata la manifestazione di Vercelli. Quello del centenario dell'Arma Azzurra è un anno già segnato da un altro dramma per la Pattuglia Acrobatica Nazionale: lo scorso aprile era morto il capitano Alessio Ghersi, «Pony 5», vale a dire il secondo gregario destro della formazione, precipitato con un ultraleggero mentre volava libero dal servizio. In una nota diffusa dall'Arma Azzurra, il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, generale di Squadra Aerea Luca Goretti, «a nome di tutta l'Aeronautica Militare, sgomento ed attonito per quanto accaduto, si stringe alla famiglia della bambina rimasta vittima dell'incidente aereo» e attende «con speranza e fiducia aggiornamenti sulle condizioni del secondo bambino e dei genitori».
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