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Post su Gaza di Sardos pro Israele indigna i pro Palestina

epa11715355 A Palestinian man pushes a bicycle past a destroyed building in the west of Al Nuseirat refugee camp, central Gaza Strip, 11 November 2024. More than 43,600 Palestinians and over 1,400 Israelis have been killed, according to the Palestinian Health Ministry and the Israeli Army, since Hamas militants launched an attack against Israel from the Gaza Strip on 07 October 2023, and the Israeli operations in Gaza and the West Bank which followed it. EPA/MOHAMMED SABER
epa11715355 A Palestinian man pushes a bicycle past a destroyed building in the west of Al Nuseirat refugee camp, central Gaza Strip, 11 November 2024. More than 43,600 Palestinians and over 1,400 Israelis have been killed, according to the Palestinian Health Ministry and the Israeli Army, since Hamas militants launched an attack against Israel from the Gaza Strip on 07 October 2023, and the Israeli operations in Gaza and the West Bank which followed it. EPA/MOHAMMED SABER
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CAGLIARI, 15 NOV - Un post su Facebook sulla guerra in Medio Oriente del presidente dell'associazione Chenàbura Sardos pro Israele, Mario Carboni, ha scatenato le proteste dei pro Palestina. Nell'ultima frase sul social si legge: "Sino a quando non libereranno prima di tutto quei bambini e si arrenderanno, Gaza merita di essere rasa al suolo come i sovietici fecero con la Berlino di Hitler, rendendo possibile una ricostruzione e una auspicvcabile riorganizzazione amministrativa e sociale". Il primo a reagire, stigamizzando le dichiarazioni, è stato il comitato sardo Fermare la Guerra, che si rende disponibile a presentare denuncia formale in Procura, ritenendo che "ci siano gli estremi per verificare se le parole di Carboni sono istigazione all'odio", spiega il portavoce Simone Spiga. Prende posizione anche il Movimento Indipendenza: "Chiediamo alla presidente della Regione Todde la revoca dei contributi all'associazione di Carboni, che quest'anno ammontano a circa 100.000 euro", è l'appello della portavoce Lucia Manca. Per Raimondo Schiavone, presidente del Centro Italo Arabo, "le parole di Carboni sono parole di terrore, pronunciate da un filo sionista che legittima e giustifica quello che di fatto è il genocidio del popolo Palestinese. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa la politica che tanto si scandalizza dagli eventi culturali del nostro Centro Italo Arabo. Ma la politica quella perbenista che si occupa solo dei 'bianchi' europei, come sempre starà in silenzio".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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