Ponte di Genova, serviranno 54 tir per il collaudo statico
Il nuovo ponte di Genova è quasi finito. Tra domenica e lunedì partiranno le operazioni per il collaudo statico e dureranno circa 6 giorni, spiega la struttura commissariale. Saranno impiegati 54 autoarticolati con motrice e rimorchio per le prove sul viadotto e 4 veicoli «self propelled modular transporter (spmt)» per le prove sulla rampa di innesto con l'autostrada A7.
Il collaudo della nuova imponente struttura - progettata da Renzo Piano e alla cui realizzazione hanno partecipato diverse aziende bresciane - partirà non appena saranno completate le operazioni di asfaltatura, il montaggio delle barriere laterali e dei pannelli solari. Dopo le spettacolari operazioni di collaudo partirà la posa dell'ultimo spessore di asfalto, indicato come «strato di usura» e il nuovo viadotto sarà quindi concluso con la segnaletica stradale.
La verifica del carico dei mezzi sarà a cura di una unità di ingegneri di Anas, in coordinamento con la squadra di direzione lavori di Rina. I mezzi saranno caricati sul viadotto il giorno prima dell'inizio delle prove, dopo un ricovero controllato in parte sul tracciato del viadotto stesso e in parte in un'area apposita per limitare il più possibile i disagi al traffico di Genova.
Nella «fase zero» sono previste delle operazioni di assestamento del viadotto: i mezzi dovranno transitare sulla struttura in formazione serrata a marcia lenta per permettere l'assestamento strutturale dell'impalcato. In una prova a torsione alcuni mezzi percorreranno prima la carreggiata nord e poi quella sud, mentre in una prova di frenatura alcuni mezzi che freneranno contemporaneamente in un punto definito.
In seguito, in sei fasi successive, si procederà all'esecuzione delle prove statiche e i mezzi verranno posizionati opportunamente su porzioni prefissate dell'impalcato e per determinare nella struttura stati di sollecitazione superiori agli stati d'esercizio del viadotto. Durante ciascuna delle 6 fasi, i mezzi si posizioneranno gradualmente sopra il viadotto aumentando così il carico. Nel mentre si procederà alle letture topografiche richieste dalle procedure di collaudo, definite congiuntamente da Anas, Rina e Pergenova.
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