Ponte di Genova: l’orgoglio bresciano del collaudo record
Lasciano il ponte di Genova i 67 mezzi della Germani in un concerto di sirene da pelle d'oca. Un'alba che resterà nella storia dopo tre giorni di collaudi per rendere finalmente percorribile il viadotto crollato il 14 agosto del 2018.
Ieri sera l'ultimo atto. Sono le 20.07. Dalla cabina di regia sotto il ponte partono gli applausi. Rispondono con altri applausi da sopra il ponte: la grande opera è collaudata. Con giorni di anticipo.
È il tempo di festeggiare. Si ode anche qualche grido di gioia, qualcuno ha le lacrime agli occhi: la missione è compiuta. In anticipo. Sopra il ponte di Genova, che si chiamerà «San Giorgio», c’è anche Mauro Ferrari, amministratore delegato della brescianissima Germani: «Mi sono tolto un gran peso», dice tirando un sospiro di sollievo. E il peso era davvero notevole: oltre 3.000 tonnellate sotto forma di tir riempiti di ghiaia che la sua azienda ha portato sulla nuova infrastruttura genovese.
Il ponte sarà inaugurato lunedì 3 agosto alle 18.30 come annunciato dal sindaco di Genova, Marco Bucci, che in questi anni ha ricoperto anche il ruolo di Commissario per la ricostruzione.
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