Ponte di Genova, al via i collaudi con i tir della Germani
Prove tecniche di resistenza al carico. Quelle che da questa mattina sono ufficialmente in atto a Genova sul viadotto che domina ormai il Polcevera, là dove meno di due anni fa collassò il ponte Morandi.
Ad essere in prima linea - è il caso di dirlo - nelle operazioni di verifica della tenuta dell'imponente opera sono i tir dell'azienda bresciana Germani, che dalle prime ore del giorno hanno preso a percorrere a pieno carico in formazione il lungo viadotto ligure.
I primi 16 mezzi della società guidata da Mauro Ferrari - title sponsor anche della Pallacanestro Brescia - sono sfilati in formazione serrata carichi di sabbia e hanno attraversato il lungo viadotto, facendo transitare sull'asfalto del nuovissimo ponte qualcosa come 25mila tonnellate di carico, per quella che i tecnici di Anas cui è affidato il collaudo considerano la «fase zero» necessaria a verificare la risposta alle sollecitazioni torsionali della struttura.
Poi si arriverà ad avere contestualmente al lavoro fino a 67 tir e quattro speciali piattaforme semoventi, a simulare un enorme carico statico sull'intero tracciato sospeso e verificare che il ponte sia davvero pronto per essere aperto alla circolazione.
Tra le prime luci dell'alba, sotto un cielo ligure venato di azzurro e di rosa, ha così preso il via la fase dei collaudi che si annuncia ultima di una pagina di storia, quella della ricostruzione del viadotto dopo la tragedia, in cui tanta parte ha avuto la capacità imprenditoriale bresciana.
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