Pg Napoli, la riforma scardina l'assetto costituzionale
NAPOLI, 25 GEN - "La riforma che allarma tutta la magistratura, perché scardina l'assetto costituzionale del potere giudiziario e in futuro può porne in pericolo fortemente l'indipendenza, è certamente quella costituzionale sulla separazione delle carriere tra requirenti e giudicanti e il, conseguenziale, doppio Csm con la nomina a sorte dei componenti togati". Lo afferma Aldo Policastro, procuratore generale della Repubblica di Napoli, nella sua relazione in occasione dell'inaugurazione dell'Anno giudiziario a Castel Capuano che si svolge con la partecipazione del ministro della Giustizia, Nordio. "Una scelta, quella della separazione, - prosegue il Pg - che se motivata dalla temuta arrendevolezza dei giudici ai pubblici ministeri è platealmente smentita dalle alte percentuali delle assoluzioni, mediamente pari al 40 per cento, che continuiamo a registrare. Ma poi le carriere in concreto sono già separate se solo lo 0,53 per cento, mediamente negli ultimi 5 anni, ha cambiato funzione". Policastro ha sottolineato che la preoccupazione della categoria è che "un pubblico ministero separato, isolato dalla giurisdizione, come accade in molti ordinamenti, è assai vicino, se non collegato, all'esecutivo: non vorremmo che accada".
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