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Petro, 'dirò all'Onu che la Colombia viola l'accordo di pace'

epa11313163 Colombia's President Gustavo Petro (C) speaks at the end of a march to mark International Workers' Day in Bolivar Square in Bogota, Colombia, 01 May 2024. Petro announced in a speech to workers that he will break relations with Israel on 02 May over what he called "genocide" against the Palestinian people. 'Here in front of you, the government of change, the president of the Republic, informs that tomorrow diplomatic relations with the State of Israel will be broken … for having a government, for having a genocidal president,' Petro said at the event in Bogota. EPA/Mauricio Duenas Castaneda
epa11313163 Colombia's President Gustavo Petro (C) speaks at the end of a march to mark International Workers' Day in Bolivar Square in Bogota, Colombia, 01 May 2024. Petro announced in a speech to workers that he will break relations with Israel on 02 May over what he called "genocide" against the Palestinian people. 'Here in front of you, the government of change, the president of the Republic, informs that tomorrow diplomatic relations with the State of Israel will be broken … for having a government, for having a genocidal president,' Petro said at the event in Bogota. EPA/Mauricio Duenas Castaneda
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BOGOTA, 15 MAG - Il presidente colombiano, Gustavo Petro, ha avvisato che dovrà recarsi all'Onu per denunciare che il suo Paese non sta rispettando l'accordo di pace siglato nel 2016 con le estinte Farc. "Dovremo andare alle Nazioni Unite. Ogni tre mesi dobbiamo andare e questo non è un gioco, ma questa volta andrà il presidente della Repubblica e dovrà dire: lo Stato della Colombia non vuole assolutamente rispettare l'accordo di pace che ha firmato," ha detto il leader progressista. Il Consiglio di sicurezza dell'Onu fa il punto trimestralmente sulla situazione del processo di pace attraverso un rapporto preparato dal segretario generale delle Nazioni Unite sulla missione di verifica che opera in Colombia dal 2016. L'ultima revisione è avvenuta il 9 aprile e la prossima è prevista fra tre mesi. Nelle sue dichiarazioni, Petro ha suggerito, prendendo le distanze, che l'inosservanza dipenderebbe o dal potere giudiziario o da processi amministrativi che non permetterebbero alla sua gestione di realizzare quanto concordato. "Se non rispettiamo ciò che abbiamo firmato, ciò che accadrà sarà spargimento di sangue e ulteriore violenza su altra scala e in altre forme", ha aggiunto il capo dello Stato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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