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Per Alessia Pifferi si apre domani il processo d'appello

Processo a carico di Alessia Pifferi per l'omicidio della figlia Diana a Palazzo di Giustizia a Milano, 12 aprile 2024. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI
Processo a carico di Alessia Pifferi per l'omicidio della figlia Diana a Palazzo di Giustizia a Milano, 12 aprile 2024. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI
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MILANO, 28 GEN - Si apre domani, davanti alla Corte di Assise d'appello di Milano il processo di secondo grado per Alessia Pifferi, condannata all'ergastolo lo scorso 13 maggio per l'omicidio della figlia Diana di 18 mesi. Proprio il 29 gennaio sarebbe stato il compleanno della bambina. La donna, accusata di averla lasciata morire di stenti abbandonandola a casa da sola per sei giorni nel luglio del 2022, dovrebbe essere presente in aula, così come la sorella Viviana e la madre, parti civili contro la familiare. A differenza che nel processo di primo grado, la Corte (giudici togati Caputo-Anelli) non ha ammesso le telecamere in aula, secondo anche il parere negativo del sostituto pg Lucilla Tontodonati. Il difensore Alessia Pontenani, a quanto si è saputo, punterà su una nuova perizia psichiatrica, già richiesta nel ricorso contro il verdetto di primo grado, durante il quale la 38enne era stata sottoposta all'analisi di un esperto che l'aveva ritenuta capace di intendere e volere. La difesa ha sempre sostenuto che soffre invece di un "grave deficit cognitivo" e che non ha "mai voluto uccidere la figlia". Pifferi, che deve rispondere di omicidio volontario pluriaggravato, è accusata di aver lasciato la bimba da sola nella loro abitazione di via Parea, nel quartiere Ponte Lambro di Milano, per trascorrere sei giorni insieme al compagno nella Bergamasca. A disposizione della piccola soltanto un biberon di latte e una bottiglietta d'acqua.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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