Pensioni e rimborsi: «Decreto entro la settimana»
Non si placa il vero e proprio polverone politico sollevato a livello nazionale la sentenza della Consulta che in settimana ha bocciato una delle norme contenute nel SalvaItalia del governo Monti. Ora si attende in settimana una comunicazione ufficiale del governo che chiarisca se e come intende rimborsare le cifre indebitamente trattenute. Quello che è certo è che in ogni caso per pensionati non sarà necessario formulare alcuna richiesta ne compilare moduli.
Rassicurazioni al riguardo sono giunte proprio oggi: «Entro la prossima settimana il Consiglio dei ministri potrebbe già varare un decreto». Lo annuncia il ministro dell'Economia Padoan in un'intervista al Messaggero: «Meglio risolvere il prima possibile sia in termini di trattamento degli arretrati sia in termini di regime futuro. Non ripristineremo totalmente l'indicizzazione, lo faremo in modo parziale e selettivo. Le pensioni più basse devono essere protette più di quelle alte. Terremo conto delle fasce di reddito sia in termini di arretrati sia di trattamenti futuri». E il sottosegretario Zanetti al Sole 24 Ore avverte: i baby pensionati «non potranno sottrarsi ai sacrifici».
Una questione che tocca da vicino anche Brescia, dove il nodo del rimborso delle pensioni dovrebbe riguardare circa 55mila utenti della previdenza sociale: questo, secondo le stime del Giornale di Brescia dell'edizione in edicola oggi (scaricabile da qui), l’impatto che potrebbe avere per Brescia la sentenza della Consulta.
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