Pellegrini bresciani a Lourdes, l'emozione della Via Crucis
Stazione dopo stazione, portando insieme la «croce» della malattia: pellegrini e personale volontario hanno vissuto uno dei momenti più toccanti della loro permanenza a Lourdes, ossia la Via Crucis sul Monte.
Gli ammalati in carrozzina si sono completamente affidati alle braccia dei loro "fratelli" volontari, che con l'utilizzo di apposite cinghie li hanno aiutati a raggiungere l'ultima stazione. A loro volta gli ammalati hanno condiviso la loro «croce» con il personale, donandogli dunque un importante insegnamento. Un'esperienza che ha messo alla prova tutti i partecipanti. Una prova quindi non solo fisica, ma soprattutto emotiva e spirituale.
Al termine, Sergio, di Lumezzane, che da sette anni partecipa come pellegrino al viaggio del Cvs, commenta: «Ogni giorno, un'emozione forte. Trascorro l'anno non vedendo l'ora di ritornare». E le mamme Beatrice e Tiziana, sempre di Lumezzane: «A Lourdes ci si rende conto del valore di ciò che si ha».
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