Parti prematuri da mamme malate: i casi in aumento
È stata trasferita all’ospedale di Treviso, dove esiste un reparto specializzato per parti prematuri, una donna di 37 anni ricoverata in un primo tempo all’ospedale di Belluno in terapia intensiva alla 26/a settimana di gravidanza. Le condizioni della paziente, che non aveva mai voluto assumere il vaccino, sono giudicate gravi.
Nel frattempo all’ospedale di Belluno è stato ricoverato in terapia intensiva un altro no vax di 66 anni, mentre rimane in condizioni serie, nello stesso reparto, benché negativizzato dopo varie settimane, un 57enne colpito dal Covid e non vaccinato.
E da Napoli arriva la notizia di un altro dramma. La triste storia della morte di una bimba nata da mamma affetta da Covid. «Lo ripeto ancora una volta: dobbiamo vaccinarci tutti e non andare dietro a fake news che circolano anche sui social».
Lo ha detto il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca commentando la morte della neonata «partorita - ha spiegato- da una donna che non aveva fatto il vaccino». «Questa è la precondizione per salvare la vita delle persone - ha aggiunto - e per tornare alla vita normale». Un appello particolare è stato rivolto «alle donne gravide. Dopo il terzo mese si possono vaccinare. In Campania abbiamo altre due donne in gravidanza che sono in terapia intensiva e che non hanno fatto il vaccino».
La vicenda viene riferita dal Corriere del Mezzogiorno. Si tratta, dall’inizio della pandemia, del secondo prematuro morto, figlio di donna con virus. Il professore Francesco Raimondi, ordinario di pediatria e responsabile del reparto di Neonatologia della Federico II, evidenzia come «in ospedale continuano ad arrivare bimbi nati pretermine da mamme con Covid. I prematuri nati ad agosto al Policlinico sono comunque in buone condizioni. L’appello dei medici ovviamente è quello di ricorrere al vaccino.
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