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Parte demolizione ex Officine Grandi Motori Fiat di Torino

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TORINO, 19 FEB - Con una picconata simbolica sono iniziati questa mattina i lavori di demolizione delle ex Ogm di Torino, le Officine Grandi Motori, un complesso ormai di archeologia industriale, che si estende per circa 70.000 metri quadrati nella zona nord di Torino, nel quartiere Aurora. Uno spazio che dall'ultimo decennio del Diciannovesimo secolo si estese da un piccolo nucleo, delle Officine Meccaniche Michele Ansaldi, che costruivano macchine utensili. Un accordo con la Fiat fece passare la produzione a quella delle vetture leggere a quattro cilindri, il passaggio all'Ansaldo aprì ai propulsori navali. Lo stabilimento tornò Fiat negli Anni Venti del Novecento: è la Fiat con la sezione Grandi Motori, poi colpita dai bombardamenti nella Seconda guerra mondiale e in ripresa dagli Anni Cinquanta, fino alla progressiva dismissione dal 1971, in seguito alla nascita della Grandi Motori Trieste. Con la picconata dell'assessore all'Urbanistica di Torino, Paolo Mazzoleni, e l'avvio delle demolizioni di oggi parte il progetto di riqualificazione e trasformazione della vecchia area industriale, interamente privata. Si inizia dalla parte sud, dove verranno realizzati un parco pubblico di 15mila metri quadrati, residenze private e universitarie e un parcheggio con aree verdi e alberate. Nella parte nord è invece previsto il restauro conservativo dei fabbricati esistenti, con una destinazione commerciale al fabbricato denominato Basilica, compreso un hub per la logistica, e una destinazione turistico ricettiva dei piani superiori del 'Lingottino', edificio firmato dall'architetto Giacomo Mattè-Trucco, stesso progettista dello storico stabilimento del Lingotto. Le demolizioni saranno seguite dalle bonifiche dell'area e, successivamente, dall'avvio del progetto vero e proprio affidato all'impresa Mattioda, soggetto attuatore del programma di riqualificazione urbanistica.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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