Italia e Estero

Parigi, la sequenza degli attentati nella notte del terrore

Attentati in sequenza, tutti rivolti a luoghi di aggregazione, dallo Stade de France alla sala concerti Bataclan
  • Parigi, le immagini degli attentati
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Stadio di Francia. Il segnale d’inizio della serie di sanguinosi attentati che hanno colpito ieri sera Parigi, causando oltre 120 morti e 215 feriti, è stato alle 21.20 la prima esplosione fuori dallo Stadio di Francia, a Saint Denis a nord della capitale. Qui era iniziata da poco l’amichevole tra Francia e Germania. Allo Stadio sono morte 5 persone. Dopo la prima esplosione, accanto ad un McDonald’s, altre due altre nella vicina Rue Jules-Rimet, tutte opera di kamikaze. Il presidente Francois Hollande, che assisteva al match nella tribuna d’onore, è stato prelevato di corsa dai servizi di sicurezza e portato via mentre la polizia ha iniziato a far evacuare la struttura e la partita è surrealmente proseguita.

In centro. Subito dopo, alle prime deflagrazione da Saint Denis, dal centro di Parigi hanno risposto i colpi dei kalashnikov degli altri terroristi che hanno iniziato indisturbati la loro mattanza contro quelli che in gergo vengono definiti «soft target», obiettivi facili perchè non protetti: bar, ristoranti, una sala concerti, affollati nella sera d’inizo del fine settimana.

Il teatro Bataclan. La carneficina - il peggior attentato in Europa dopo la strage dell’11 marzo 2004 alla stazione di Atocha a Madrid (191 morti) - ha avuto il suo picco al Bataclan, storica sala da ballo, dove 1.500 persone stavano seguendo un concerto. Qui 4 terroristi hanno sistematicamente massacrato almeno 100 persone. Un’ora dopo l’inizio dell’esibizione la musica è stata sostituita dal crepitare dei kalashnikov. I quattro con il volto coperto da un maschera nera hanno iniziato con calma fredda e sanguinaria a sparare metodicamente sulla folla. Alla fine si conteranno 100 morti. Qui forse la chiave dell’attacco (celebrato come una grande vittoria ma non formalmente rivendicato da
Isis). Un testimone ha riferito che uno dei 4 terroristi urlava: «È colpa di Francois Hollande. È colpa del vostro presidente, non avrebbe dovuto intervenire in Siria», riferimento ai raid aerei contro i jihadisti iniziati a fine settembre. A mezzanotte e mezzo il blitz della polizia durato meno di mezz’ora. Tre terroristi hanno fatto deflagrare la cintura esplosiva che celavano sotto le vesti mentre l’ultimo è stato ucciso dalle teste di cuoio. 

I ristoranti. Non lontano dal Blatacan a Rue de Charonne 18 persone sono state uccise in un ristorante giapponese. Un altro attacco poco più a nord, all’incrocio tra Rue Bichat e Rue Alibert è stata la volta di un ristorante stavolta cambogiano, il «Petite Cambodge» a Rue Bichat, si contano 14 vittime. A poche centinaia di metri dal Bataclan sulla terrazza della pizzeria «Casa Nostra» a Rue Fontaine, le vittime sono state 5

Da Charlie Hebdò. Al Boulevard Voltaire, dove il 9 gennaio si dipanò la grande marcia in risposta agli attentati contro Charlie Hebdò di due giorni prima, un terrorista si è fatto saltare in aria. Questa al momento la ricostruzione che vede 8 terroristi morti: alcuni suicidi altri uccisi dalla polizia.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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