«Paolo VI crescerà, in stima, affetto e devozione»
«Il momento che abbiamo tanto atteso è arrivato. Siamo a poche ore dalla canonizzazione di Paolo VI, il papa della nostra terra bresciana». Ha esordito con queste parole, nella sua omelia, il vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tremolada che ha celebrato la messa al Santuario del Divin Amore, nel cuore della Città del Vaticano, davanti a circa 5.000 pellegrini bresciani, giunti a Roma con decine di pullman da tutta la provincia, proprio per esserci nel giorno in cui Paolo VI sarà proclamato santo. Accanto a lui hanno concelebrato un'ottantina di sacerdoti.
«Molti nella Chiesa sono già consapevoli della sua grandezza. - ha proseguito il vescovo rivolgendosi ai bresciani raccolti in preghiera. - Altri ancora, sempre di più, lo saranno negli anni a venire. È caratteristica propria della personalità di Paolo VI e della sua santità di non imporsi immediatamente ma di svilupparsi col tempo».
E ancora: «Paolo VI crescerà, in stima, affetto e devozione. Noi che siamo qui oggi possiamo però dire di lui qualcosa di unico, qualcosa che va considerato particolarmente suo e particolarmente nostro. Possiamo cioè ricordare qui nella città di Roma che lo vide papa, i luoghi che egli ha frequentato da ragazzo, i luoghi della sua infanzia e giovinezza, luoghi cari a lui e a noi. Sono Concesio, Verolavecchia, Rodengo, Nuvolera, Ponte di Legno; sono il Santuario delle Grazie, il Santuario della Stella, la Pace, S. Bernardino in Chiari, l'Eremo di Bienno, l'Eremo di Monte Castello».
Un rimando forte alla brescianità di Montini, al suo legame e attaccamento spirituale con molti luoghi della nostra provincia, quello evidenziato da mons. Tremolada nella sua omelia, nella quale ha poi tratteggiato gli elementi fondamentali della vita consacrata di Paolo VI, elementi che ne hanno fatto un esempio di quella santità che ora la Chiesa proclamerà, elevandolo alla gloria degli altari.
Poi ancora il riferimento alla testimonianza di fede di Giovanni Battista Montini, alla sua straordinaria opera nel pontificato, al suo desiderio di essere nella luce. Come ora, ha chiosato il vescovo, sarà davvero e per sempre.
Alla vigilia della canonizzazione di Paolo VI l'attesa dei pellegrini bresciani a Roma, è vissuta con sentimenti di gioia e riconoscenza, come ha testimoniato nel suo insieme la celebrazione al santuario del Divino Amore. Celebrazione che si è conclusa con un applauso dei fedeli, preludio a quello che si alzerà in piazza San Pietro quando Papa Francesco proclamerà santo il suo predecessore bresciano.
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