Padre uccide a martellate due figlioletti e si toglie la vita
Due bambini - rispettivamente di 4 e 2 anni e mezzo - uccisi dal padre a martellate, prima di essere accompagnati a scuola. Poi la fuga in auto dell'uomo, il salto nel vuoto da una parete di montagna per farla finita. Infine il ritorno a casa della madre che sconvolta ha trovato i corpi martoriati dei figli.
Questa la sequenza della tragedia familiare che ha sconvolto Trento. Teatro del duplice omicidio un appartamento di un modernissimo stabile in via della Costituzione, a pochi metri dal Museo delle Scienze, nel nuovo quartiere delle Albere progettato dall'architetto Renzo Piano. La madre dei bimbi, Sara Failla, veterinaria, è tornata a casa all'ora di pranzo ed entrata in soggiorno ha fatto la macabra scoperta: Alberto e Marco in un lago di sangue.
Lanciato l'allarme, le forze dell'ordine si sono messe subito alla ricerca del marito della donna, Gabriele Sorrentino, 45 anni, operatore finanziario con un passato da carabiniere, prima nel Comando di Riva del Garda poi come aspirante elicotterista a Bolzano. In breve tempo è stata trovata l'auto dell'uomo, parcheggiata vicino all'hotel Panorama, a Sardagna, sobborgo di Trento che sovrasta la città e che si raggiunge in funivia. In fondo ad un dirupo roccioso il corpo senza vita di Sorrentino.
All'origine di questa tragedia potrebbe esserci un movente di tipo finanziario. È questa la pista principale che seguono gli inquirenti, ha detto il sostituto procuratore di Trento Pasquale Profiti. L'uomo sarebbe stato in procinto di acquistare alcuni appartamenti attigui a quello di proprietà. «Si ipotizza che Sorrentino potesse avere difficoltà di carattere economico. D'altra parte nessun biglietto o altra indicazione scritta è stata trovata sulle motivazioni del gesto», ha sottolineato il magistrato. «Non ci sono stati tentativi di inquinare la scena del delitto. La moglie - ha aggiunto - era uscita di casa come tutte le mattine. L'uomo svolgeva delle attività finanziarie in casa ed era normalmente là con i figli quando la moglie non c'era».
Non si sa ancora se i piccoli si siano accorti di che cosa stava loro accadendo. Sarà l'autopsia a chiarirlo.C'è incredulità fra i residenti del nuovissimo quartiere delle Albere, ancora poco abitato ma comunque molto frequentato da turisti e studenti grazie alla nuova biblioteca centrale universitaria. «Il padre dei due bimbi mi aveva detto pochi giorni fa che stava per firmare il rogito, se uno decide di acquistare casa dovrebbe essere una persona equilibrata e normale», dice un vicino. «Non avrei mai pensato che Gabriele
avrebbe potuto fare una cosa del genere, sembravano una famiglia da pubblicità in tv. Lui sembrava una bellissima persona che adorava i suoi bambini».
Della famiglia Sorrentino parla anche una delle bariste del locale che si trova nel quartiere delle Albere. «Una famiglia unita, bellissima, perfetta. Il papà aveva un bellissimo modo di fare con i bambini». Nella tragedia è anche coinvolta la sorella maggiore dei due bambini uccisi, 16 anni, attualmente in gita scolastica. «Anche la ragazzina si
vedeva che era molto legata a Gabriele», dice la barista. «I bimbi poi erano molto legati anche al nonno paterno, che vive nell'edificio di fronte ai Sorrentino. Ieri mattina li ho visti
come sempre, era tutto normale, erano sereni, anche il padre».
Per il vescovo di Trento, Lauro Tisi questa «è una tragedia familiare, con il suo indicibile carico di dolore, che toglie il respiro».
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