Padre e figlio bresciani sul London Bridge insanguinato
«Stavo andando sul London Bridge. A un certo punto mio figlio vede una persona barcollare in centro alla strada. Pensavo fosse un ubriaco, invece mio figlio mi ha detto "no, guarda papà che è tutto insanguinato"».
Il racconto è di Sandro Baronchelli, 55enne dirigente del Comune di Brescia, ieri sera a Londra durante l’attentato che ha provocato 7 morti e una cinquantina di feriti. Aveva guardato la partita assieme al figlio di 23 anni, che studia in Inghilterra. Dopo Juve-Real volevano fare un giro in città prima di tornare in hotel, ma nella loro stanza sono arrivati soltanto alle 5 del mattino, visto che lungo il tragitto si sono trovati in mezzo all’attentato.
«Dopo una cinquantina di metri vediamo una persona a terra accoltellata, poi abbiamo sentito gli spari», prosegue Baronchelli ai microfoni del Tg3.
I due si riparano in un locale. «Siamo rimasti in una cantina per un’ora e mezza, un paio d’ore. Dopo di che un poliziotto ci ha detto di uscire da una porta secondaria, dopo pochi passi abbiamo sentito altri spari».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato