Italia e Estero

«Otto mesi per la ricostruzione del ponte Morandi»

Lo ha affermato l'ad di Autostrade, Castellucci. Ma il Governo punta alla revoca della concessione
GENOVA, IL GIORNO DEL LUTTO
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«Sono necessari otto mesi per costruire il ponte a valle delle autorizzazioni». Lo ha detto l'ad di Autostrade, Giovanni Castellucci, in risposta ai giornalisti per precisare i tempi di sostituzione del ponte Morandi

«Ce la metteremo tutta e abbiamo tutte le capacità per farlo - ha quindi aggiunto il presidente di Autostrade,  Fabio Cerchiai - Il nostro compito è abbreviare quanto più possibile i tempi e puntare sulla qualità dell'intervento». «Noi continueremo a stare vicino a Genova, con umiltà cercando di aiutarla».

Parole che non hanno però contribuito a sanare i rapporti con il Governo: «Andremo avanti con la procedura di revoca della concessione - ha affermato il vicepremier Luigi Di Maio su Facebook, commentando le dichiarazioni dell'ad di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci - Le loro scuse servono a poco e non vi è modo di alleviare le sofferenze di una città distrutta dal dolore». Il Governo ha intanto stanziato altri 28,5 milioni di euro utili ad aprire subito i cantieri e contribuire allo sforzo aggiuntivo che intendono mettere in campo Comune e Regione per incrementare treni e bus e per gli alloggi agli sfollati.

In occasione dei funerali di Stato celebrati a Genova nel padiglione Jean Nouvel della fiera, è stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella a chiedere «un accertamento rigoroso delle responsabilità. Sono momenti di dolore condiviso da tutta l’Italia - ha detto - che dimostra unità in questo stato d’animo».

Ad officiare le celebrazioni con cui la Nazione ha salutato 19 delle 42 vittime accertate, è stato l’arcivescovo del capoluogo ligure cardinal Angelo Bagnasco che ha ringraziato i Vigili del fuoco e quanti hanno operato sul luogo del crollo per la «professionalità generosa» dimostrata. Lo stesso ha fatto il capo dello Stato, Mattarella, che ha voluto salutare personalmente alcuni Vigili del fuoco tra i quali gli Usar di Brescia

Dopo cinque giorni di lavoro intenso, giorno e notte, i soccorritori bresciani sono ora pronti a rientrare a casa. Al lutto nazionale ha aderito anche la città di Brescia esponendo le bandiere degli edifici pubblici comunali a mezz’asta.

Intanto, dopo il ritrovamento la scorsa notte della famiglia Cicala, padre, madre e figlia di 9 anni, proprio durante i funerali è stato recuperato l’ultimo dei dispersi: il corpo di Mirko Vicini, che porta a 42 il triste bilancio delle vittime uccise dal crollo del ponte Morandi. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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