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Otto anni fa il sisma, Arquata del Tronto ricorda le vittime

Foto per il quinto anniversario del sisma del Centro Italia. Le foto sono di Stefano Sacchettoni
Foto per il quinto anniversario del sisma del Centro Italia. Le foto sono di Stefano Sacchettoni
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ARQUATA DEL TRONTO, 23 AGO - A otto anni dal sisma del 24 agosto 2016 Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ricorderà stanotte le vittime delle scosse telluriche - 52 le persone decedute a causa del terremoto del 2016 ad Arquata e Pescara del Tronto - che seminarono morte e distruzione. Alle 2.30 è in programma la recita del rosario al parco di Pescara del Tronto dove alle 3.36, l'ora della prima scossa, avverrà la commemorazione delle vittime nello spazio loro dedicato. Sarà presente il vescovo di Ascoli Piceno Gianpiero Palmieri che domani alle 18.30 celebrerà anche una messa nella chiesa presso l'area Sae di Pescara del Tronto. Un anniversario fra timori e speranze. Il sindaco di Arquata Michele Franchi auspica che "la ricostruzione abbia un'accelerazione" e per questo chiede "uno sforzo alle imprese e ai professionisti affinché non rinuncino a lavorare nelle zone terremotate, preferendo magari siti meno complicati". Il primo cittadino riconosce che "qualche risultato comincia a vedersi nell'ambito della ricostruzione ma c'è ancora tanto da fare e soprattutto c'è da imprimere una velocità maggiore perché fin qui è stato tutto molto, troppo, lento". I sistemi di sicurezza con cui verrà ricostruita Arquata capoluogo sono innovativi, ma è importante anche guardare alle frazioni. "C'è da lavorare molto sui sottoservizi, il sistema fognario per esempio - ricorda Franchi - così da permettere il rientro nelle case degli arquatani che sono ancora nelle casette Sae o in altre città". Riportare famiglie ad Arquata, visto che ce ne sono ancora quasi 1.800 lontane, è infatti la grande sfida, come anche quella di rilanciare il turismo. "Completare gli interventi a Tufo e Trisungo potrebbe permettere la realizzazione di qualche struttura ricettiva come i b&b" conclude Franchi.

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