Ortega esce dalla Fao e la espelle dal Nicaragua
MANAGUA, 04 FEB - Il Nicaragua, attraverso una lettera firmata dal suo ministro degli Affari Esteri, Valdrack Jaentschke, ha annunciato il suo ritiro dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, la Fao. Casus belli, riporta il sito nicaraguense Confidencial, i dati contenuti nell'ultimo rapporto Fao intitolato "Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo 2024" in cui il paese centroamericano è inserito tra quelli dove più si soffre la fame in America centrale. Il paese governato con il pugno di ferro dal presidente Daniel Ortega e da sua moglie, la copresidente Rosario Murillo, definisce nella lettera inviata al direttore generale della Fao, Qu Dongyu, come "inaccettabile, inammissibile e irrispettoso" l'atteggiamento dell'organizzazione Onu con sede a Roma, comunicando "immediatamente il ritiro del Nicaragua da questa organizzazione" e chiedendo "la chiusura della sua rappresentanza e dei suoi uffici in Nicaragua". Il governo di Ortega accusa la Fao di agire con "atteggiamenti di ingerenza e aggressività", sostenendo che il rapporto diffonde "informazioni false" e "pubblicazioni negative allo scopo di screditare" le politiche per la lotta contro la povertà di Managua. "Nel documento di cui sopra ("Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo 2024"), sono pubblicate informazioni e dati sul Nicaragua che non sono stati autorizzati, né consultati con le nostre istituzioni, né convalidate dal governo" nicaraguense, si legge nella lettera, datata 3 febbraio 2025 e firmata da Jaentschke.
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