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Ordinanza sospesa, in Lombardia le scuole verso la riapertura

Il Tar ha accolto il ricorso del comitato «A scuola!» contro l'ordinanza che prevede la didattica a distanza fino al 24 gennaio
Studenti e studentesse delle superiori fuori dalla sede di Regione Lombardia per protestare contro la Dad - Foto Ansa/Matteo Corner © www.giornaledibrescia.it
Studenti e studentesse delle superiori fuori dalla sede di Regione Lombardia per protestare contro la Dad - Foto Ansa/Matteo Corner © www.giornaledibrescia.it
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«Il Tar accoglie la nostra richiesta, respinge l'ordinanza, le scuole possono riaprire»: così un portavoce del comitato «A scuola!» annuncia che il Tar lombardo ha accolto il loro ricorso contro l'ordinanza lombarda dell'8 gennaio che aveva disposto la Dad al 100% per tutte le scuole secondarie fino al 24 gennaio. «Le scuole possono riaprire, ovviamente non già domani perché è troppo tardi per organizzarsi», spiega il portavoce del comitato.

Il Comitato «A scuola!» aveva depositato l'11 gennaio, due giorni fa, il ricorso al Tar per la sospensione dell'ordinanza emessa dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana l'8 gennaio. Secondo il ricorso «con il decreto regionale Fontana avrebbe esorbitato dalle proprie competenze violando l'art. 4 del decreto legge n. 1 del 5 gennaio 2021 (norma di rango primario), che prevedeva la progressiva ripresa dell'attività scolastica in presenza per gli alunni delle secondarie di secondo grado». 

«L'ordinanza non è sufficientemente motivata - si legge nel ricorso -. Afferma per esempio di voler evitare assembramenti quando nelle zone arancioni, condizione in cui attualmente si trova la Lombardia, sono aperti i negozi e c'è libertà di circolazione, ovviamente anche per i ragazzi. L'ordinanza ignora inoltre il lavoro dei tavoli prefettizi che avevano elaborato un piano per lo scaglionamento degli orari della città e la ripresa della didattica in presenza e non considera altre possibilità esistenti in relazione alle scuole, come l'introduzione dei cosiddetti "tamponi rapidi" (ritenuti idonei anche secondo la circolare del Ministero della Salute doc. 6) e l'incremento del contact tracing, misure che potrebbero essere non difficilmente implementate».  

Il 27 gennaio è in programma la camera di consiglio del Tar per la trattazione collegiale del ricorso, nel frattempo l’ordinanza regionale resta dunque sospesa e le scuole possono riaprire. A patto che riescano ad organizzarsi, senza contare che a riguardo è fondamentale anche la disponibilità dei trasporti. A ciò si aggiunge il fatto che il 16 gennaio entrerà in vigore il nuovo Dpcm. Quali norme introdurrà in tema di scuola? Al momento una risposta non c’è.

 

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