Ophelia: una vittima in Irlanda, roghi in Spagna e Portogallo
Trentuno persone sono morte a causa dei violenti incendi che stanno investendo il Portogallo, alimentati dalle alte temperature e dai forti venti causati dal passaggio dell'uragano Ophelia.
I servizi di emergenza hanno registrato più di 500 incendi ieri, il numero più alto dell'anno in un solo giorno e il peggiore in oltre 10 anni. Nel giugno scorso, un rogo particolarmente violento aveva provocato la morte di 64 persone in Portogallo. Gli incendi di questi giorni sono alimentati, oltre che dai venti dell'uragano Ophelia, dalle temperature superiori alla media stagionale, sopra i 30 gradi, aggravate da una prolungata siccità. Entro oggi è previsto l'arrivo della pioggia, che dovrebbe alleggerire il lavoro dei vigili del fuoco.
Intanto, il premier spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato che si sposterà in Galizia per verificare sul terreno l'evoluzione dei vasti incendi che stanno devastando la regione atlantica. Gli incendi, alimentati anche in questo caso dai forti venti portati dall'uragano Ophelia, hanno fatto almeno tre morti nelle ultime ore in Galizia, la regione di cui è originario Rajoy.
L’uragano si dirige ora verso l’Irlanda, dove un'anziana signora è morta schiacciata da un albero che si è abbattuto sulla sua auto nei pressi di Aglish. Oltre 120mila abitazioni sono senza luce mentre in Galles, dove la tempesta Ophelia è attesa nelle prossime ore, è scattata in anticipo la chiusura della scuole per motivi precauzionali.
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