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Operaio Arif morto, parroco 'fedeltà al lavoro pagata con vita'

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OSTUNI, 28 LUG - "Caro Mario, la città ti dice addio. La tua città. Quella che ha conosciuto i tuoi sorrisi, la tua generosità, la tua disponibilità. La città nella quale hai costruito relazioni, vissuto amicizie. La città che lo scorso giorno si è fermata attonita alla notizia che la fedeltà al tuo lavoro è stata pagata a prezzo della tua stessa vita". E' un passo dell'omelia di don Maurizio Caliandro, parroco della Santa Famiglia di Ostuni, dove oggi si sono svolti i funerali di Mario Rotiglio, il 66enne dipendente dell'Arif (Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali) morto durante le operazioni di spegnimento di un incendio sabato 20 luglio a Ceglie Messapica. Chiesa gremita per l'ultimo saluto all'operaio. Oltre al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Ostuni Angelo Pomes e l'europarlamentare Valentina Palmisano. "Una delle frasi che molti ricordano - ha aggiunto il parroco - è il tuo invito ad essere creduti. Si, caro Mario. È importante essere creduti e per esserlo occorre vivere una vita credibile, come è stata la tua. Grazie caro Mario per quella tua voglia di correttezza che non ha mai ceduto alle lusinghe dell'anima borghese". Nel giorno dei funerali il sindaco ha proclamato il lutto cittadino "in segno di profondo rispetto e riconoscenza, nonché di partecipazione al dolore della famiglia del defunto". La Procura di Brindisi indaga per omicidio colposo in violazione delle norme per la prevenzione sui luoghi di lavoro. Al momento sono tre le persone indagate, tra cui il direttore generale dell'Arif Francesco Ferraro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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