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Onu, 'i paramilitari sudanesi bloccano gli aiuti nel Darfur'

epa11878808 M23 armed group spokesperson Willy Ngoma (C) raises his hand as he arrives at a meeting called by the M23 group at the Stade de l'Unite (Unity Stadium) in Goma, North Kivu, Democratic Republic of Congo, 06 February 2025. The M23 (March 23 Movement) appointed Joseph Bahati Musanga as the new governor of North Kivu province, after its rebels claimed to have captured the city of Goma in late January 2025.The United Nations said that nearly 3,000 people have been killed in fighting between the M23 armed group and the Armed Forces of the Democratic Republic of the Congo (FARDC). EPA/MARIE JEANNE MUNYERENKANA
epa11878808 M23 armed group spokesperson Willy Ngoma (C) raises his hand as he arrives at a meeting called by the M23 group at the Stade de l'Unite (Unity Stadium) in Goma, North Kivu, Democratic Republic of Congo, 06 February 2025. The M23 (March 23 Movement) appointed Joseph Bahati Musanga as the new governor of North Kivu province, after its rebels claimed to have captured the city of Goma in late January 2025.The United Nations said that nearly 3,000 people have been killed in fighting between the M23 armed group and the Armed Forces of the Democratic Republic of the Congo (FARDC). EPA/MARIE JEANNE MUNYERENKANA
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PORT SUDAN, 10 FEB - L'Onu ha accusato le forze paramilitari sudanesi di bloccare gli aiuti nella regione del Darfur, dove la guerra civile in atto con l'esercito dal 15 aprile 2023 ha causato una grave carestia. I paramilitari controllano quasi interamente la regione occidentale e da maggio assediano Al-Fashir, capitale del Darfur Settentrionale, attaccando i campi profughi nei dintorni. "Le persistenti restrizioni e gli ostacoli burocratici" imposti dalle forze paramilitari "stanno impedendo che l'assistenza salvavita raggiunga coloro che sono in una situazione di bisogno disperato", ha detto Clementine Nkweta-Salami, coordinatrice umanitaria dell'Onu in Sudan. "Il mondo sta guardando, e non è accettabile che la comunità umanitaria in Sudan non sia in grado di consegnare aiuti essenziali", ha aggiunto. L'Onu ha sollecitato la semplificazione delle procedure burocratiche e la fine di interferenze indebite, "tra cui domande per supporto logistico o l'impegno obbligatorio con i fornitori selezionati". Dall'inizio del conflitto, gli operatori umanitari hanno denunciato gli ostacoli posti da entrambe le parti in guerra, i saccheggi degli aiuti e le minacce contro il personale di soccorso. I combattimenti in corso da quasi due anni hanno provocato decine di migliaia di vittime, sfollando 12 milioni di persone e causando la peggiore crisi umanitaria del mondo. Quasi 25 milioni di persone stanno affrontando una grave insicurezza alimentare in tutto il Sudan, secondo le stime dell'Onu.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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