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Omicidio Thomas, ricostruite in Aula le ore precedenti delitto

Il luogo dell'omicidio di Thomas Bricca. Alatri. 18 luglio 2023. ANSA / ANTONIO NARDELLI
Il luogo dell'omicidio di Thomas Bricca. Alatri. 18 luglio 2023. ANSA / ANTONIO NARDELLI
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FROSINONE, 23 SET - Si è conclusa questa sera la settima udienza del processo in Corte d'Assise per l'omicidio di Thomas Bricca, il 19enne di Alatri ucciso da un colpo di pistola alla testa esploso la sera del 30 gennaio 2023 da due persone arrivate in sella ad uno scooter nel centro storico di Alatri. Per quel delitto sono sotto processo Roberto e Mattia Toson, padre e figlio, accusati di avere sparato sul gruppo di amici tra i quali era Thomas: intendevano vendicare le scazzottate avvenute nei giorni precedenti. Oggi sono stati ascoltati due testi citati dalla Procura. Il primo è il gestore egiziano di un autolavaggio ad Alatri: ha confermato di aver incontrato i due Toson il pomeriggio del giorno del delitto. Ha sostenuto che padre e figlio gli avrebbero chiesto un suo intervento per porre fine al clima di ostilità che si era instaurato ad Alatri per via della serie di aggressioni che aveva visto coinvolto un gruppo di giovani nordafricani ospiti di una casa famiglia. A smentire il teste egiziano sono stati i legali di parte civile: hanno rilanciato le dichiarazioni fatte dall'egiziano subito dopo il delitto e cioè che i due Toson fossero andati da lui con propositi vendicativi. C'è stato scontro in Aula anche quando ha deposto uno degli invitati che era alla festa di compleanno presso un agriturismo di Veroli dove arrivò Mattia con circa un'ora di ritardo; il che rende la sua assenza compatibile con l'ora del delitto. Il teste ha dichiarato oggi che Toson quella sera era preoccupato ma soltanto per il ritardo accumulato. Per i legali di parte civile il teste aveva detto dell'altro ai Carabinieri subito dopo l'omicidio riferendo che Mattia Toson si presentò alla festa trafelato, nervoso e con lo sguardo fisso nel vuoto. All'udienza sono intervenuti alcuni investigatori che presero parte alle indagini e il padre della vittima, Paolo, che ha confermato come le sue indagini avviate subito dopo la morte di Thomas considerassero responsabili del delitto gli attuali imputati. Si torna in aula il 4 ottobre.

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