Omicidio Thomas: Mattia e Roberto Toson "abili tiratori"
FROSINONE, 03 MAG - Mattia Toson e suo padre Roberto avevano molta dimestichezza con le armi al punto che Mattia era capace di sparare un colpo ogni secondo, per due serie di fila e di centrare sempre il bersaglio, da distanze variabili dai 13 ai 31 metri, mettendo in mostra "piena consapevolezza ed abilità nel maneggiare la pistola". Lo ha testimoniato oggi il luogotenente dei carabinieri Gianluca Marchetti in servizio al Nucleo investigativo di Frosinone ed istruttore di tiro militare. Ha deposto nell'ambito della quarta udienza del processo per la morte di Thomas Bricca, il 19enne di Alatri ucciso da un colpo di pistola alla testa mentre era con gli amici nella località Girone. Un delitto del quale sono accusati i due Toson che avrebbero sparato per vendicarsi di due risse avvenute nei giorni precedenti con il gruppo di Thomas. In Aula sono stati mostrati quattro video in cui padre e figlio sparano nel poligono di Veroli. Sono stati trovati nello smartphone di Mattia. Che non fosse un tiratore non occasionale lo ha evidenziato poi il titolare del poligono che ha dichiarato oggi di aver registrato la presenza di Mattia 48 ore prima del delitto. Successivamente è stata la volta di sei Carabinieri che parteciparono alle indagini: hanno esaminato le immagini delle telecamere di videosorveglianza la sera del delitto stabilendo l'ora precisa in cui lo scooter con due persone in sella arriva e riparte dal Girone. In quel momento i due Toson - hanno detto i testimoni - avevano i rispettivi cellulari spenti: sono tornati operativi, alcuni minuti l'uno dall'altro, alle 20.50 cioè un'ora dopo l'omicidio. Per la prima volta hanno assistito all'udienza, anche se in video collegamento dalle carceri di Rebibbia e Velletri, i due imputati. Si torna in aula il 7 giugno: saranno sentite l'ex fidanzata di Mattia e la madre.
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