Italia e Estero

Omicidio dopo una sigaretta negata, condannato a 19 anni

Un ragazzo di 23 anni originario del Burkina Faso è stato accoltellato oggi pomeriggio alla stazione ferroviaria di Calolziocorte (Lecco) ed è morto poco dopo all'ospedale Manzoni di Lecco per le gravi ferite riportate, 29 agosto 2023. L'aggressione alle 14 di oggi, su una banchina della stazione: gli autori dell'aggressione sono due uomini, poi scappati e ora ricercati dalle forze dell'ordine. Il dramma si è consumato davanti alla madre del giovane, che era con lui in stazione. Sul posto la polizia ferroviaria e i carabinieri di Lecco. ANSA/STEFANO CARDINI
Un ragazzo di 23 anni originario del Burkina Faso è stato accoltellato oggi pomeriggio alla stazione ferroviaria di Calolziocorte (Lecco) ed è morto poco dopo all'ospedale Manzoni di Lecco per le gravi ferite riportate, 29 agosto 2023. L'aggressione alle 14 di oggi, su una banchina della stazione: gli autori dell'aggressione sono due uomini, poi scappati e ora ricercati dalle forze dell'ordine. Il dramma si è consumato davanti alla madre del giovane, che era con lui in stazione. Sul posto la polizia ferroviaria e i carabinieri di Lecco. ANSA/STEFANO CARDINI
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LECCO, 03 LUG - E' stato condannato a 19 anni di reclusione e un milione di euro di risarcimento, Haruna Guebre, 25enne accusato di aver ucciso Malcom Mazou Darga, 23 anni, residente a Calolziocorte, il popoloso centro in provincia di Lecco dove avvenne l'omicidio. La condanna è stata decisa oggi pomeriggio dalla Corte d'Assise di Como, competente per territorio anche sulla provincia di Lecco. Guebre e la vittima erano accomunati dalla cittadinanza italiana e dalle origini del Burkina Faso. L'omicidio avvenne il 29 agosto dello scorso anno alla stazione ferroviaria di Calolziocorte: in base alle contestazioni, Guebre colpì con due coltellate il giovane a causa di un litigio per una sigaretta chiesta e negata. La pubblica accusa, sostenuta dal magistrato Chiara Di Francesco, aveva chiesto la condanna a 26 anni, contestando a Guebre il reato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, con l'attenuante del vizio parziale di mente per un disturbo della personalità. La difesa aveva chiesto la derubricazione a omicidio preterintenzionale.

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